ISERNIA. Tassazione degli atti giudiziari: la Terza Sezione della commissione tributaria di Benevento ha accolto il ricorso della Provincia di Isernia in merito ad un contenzioso nato con l’Agenzia delle Entrate.
L’avvocato Gemma Bontempo, responsabile dell’Ufficio Legale dell’ente di via Berta aveva impugnato l’avviso di liquidazione dell’Agenzia delle Entrate di Benevento per il pagamento dell’imposta di registro, dell’ammontare di 13.213,67 euro, in ragione dell’ordinanza di assegnazione somme emessa dal giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Benevento nel contenzioso tra la Provincia di Isernia e l’impresa di Costruzioni Giuseppe Maltauro.
Il difensore ha contestato dinanzi alla Commissione Tributaria le modalità con cui l’Agenzia delle Entrate ha determinato l’imposta dovuta dall’Ente per la registrazione del provvedimento giurisdizionale, calcolata in misura proporzionale rispetto all’entità della somma assegnata al creditore piuttosto che nella misura fissa di 200,00 euro.
La commissione tributaria ha accolto la tesi difensiva dell’Ufficio Legale della Provincia, ponendo un importante principio in tema di imposta di registro. Il collegio giudicante ha, infatti, stabilito che l’ordinanza con la quale il giudice dell’esecuzione assegna ai creditori cose possedute da un terzo – nella fattispecie dal Tesoriere della Provincia – deve scontare la tassazione in misura fissa, in quanto tale provvedimento non risolve certo contestazioni tra i creditori ma è finalizzato alla mera attuazione di un titolo esecutivo.
Per effetto di tale sentenza la Provincia di Isernia dovrà corrispondere la somma di 200,00 euro e non quella, di ben diversa entità, calcolata dalla Agenzia delle Entrate di Benevento di 13.213,67 euro.
