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Terremoto, parte la macchina della solidarietà

CAMPOBASSO. Terremoto, il Molise ricorda. Le scosse di questa notte, che hanno devastato l’Italia centrale, hanno riportato alla mente di tutti i drammatici momenti del sisma del 31 ottobre 2002. Il crollo della scuola ‘Jovine’ di San Giuliano di Puglia. La morte dei bambini, i 27 ‘piccoli Angeli’, seppelliti sotto le macerie e morti con la loro maestra e due abitanti del paese. Immagini cristallizzate nella memoria. Che oggi tornano più vive che mai.

Tutto il Molise si stringe intorno alle popolazioni terremotate. A partire da Amatrice, il comune tra i più colpiti dal terremoto, dove la Regione Molise, di raccordo con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, ha inviato 400 tende per gli sfollati, una tensostruttura di 200 metri quadrati destinata ai soccorsi, gruppi elettrogeni, una cucina da campo.

Tante le espressioni di solidarietà, arrivate dall’intero mondo politico molisano. “È un dolore che si rinnova – ha dichiarato il sindaco di Campobasso e candidato presidente della Provincia per il centrosinistra Antonio Battista – una ferita che si riapre ogni volta che la furia della natura cancella in pochi istanti persone, storie, case, scuole, ospedali. Immagini di distruzione e disperazione – ha aggiunto Battista – che hanno fatto il giro del mondo e che ci riportano la memoria a terremoti non così lontani come quello dell’Emilia Romagna, quello dell’Aquila e non da ultimo il nostro sisma, quello del 2002, che alle 11,32 a San Giuliano di Puglia, spazzò via la scuola che si accasciò su se stessa, uccidendo 27 bambini e la loro maestra”.

“Esprimo la mia commozione – ha aggiunto Battista – per le persone che sotto le macerie hanno perso la vita, un affettuoso abbraccio ai loro familiari, alle centinaia di feriti e a quanti stanno facendo i conti con il terrore di nuove scosse. Esprimo la mia vicinanza a chi scava da ore per salvare vite umane, a chi non si arrende, a tutta la macchina dei soccorsi che lotta contro il tempo. Vicinanza anche ai colleghi sindaci e agli amministratori che si stanno già rimboccando le maniche per affrontare una così e tragica emergenza”.

Anche il candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia di Campobasso Antonio Carlone, con i candidati consiglieri di ‘Provincia Unita’ e alle forze che sostengono la lista, si sono associati al dolore che ha colpito le popolazioni terremotate. E hanno deciso di rinviare a venerdì la conferenza stampa prevista per oggi.

Invito a solidarietà e soccorsi anche dal consigliere regionale Michele Petraroia. Che ha chiesto di raccordare gli interventi “per assicurare sostegno, alloggi provvisori, cure mediche, sangue, vestiario e beni alimentari”. La rete del volontariato molisano, ha evidenziato, è pronta a fare la propria parte con la generosità di sempre e la concretezza che serve in queste ore.

E’ stato amaro – questa la sua riflessione – vedere stamane in diretta televisiva a sei ore dal sisma che la gente scavava a mani nude, mentre scorrevano i sottotitoli sul possibile arrivo dei genieri dell’Esercito. Perché si persiste sempre negli stessi errori, se si dispone di personale esperto e di mezzi specializzati, non dovrebbe essere automatico far scattare il loro intervento un minuto dopo che i sismografi hanno fatto registrare una scossa di 6.2 della scala Richter? I cittadini di una comunità – ha concluso Petraroia – possono essere addestrati, possono disporre di mezzi ordinari, ma non saranno mai in possesso di attrezzature e automezzi speciali per agire con rapidità ed efficacia nell’estrarre vivi da sotto le macerie chi vi è rimasto sepolto. Possibile che San Giuliano non abbia insegnato niente?”.

C.S.

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