Muore in macchina dopo aver fatto la dialisi, la Procura dispone l’autopsia

La donna, 65 anni, della provincia di Chieti, faceva parte del gruppo di dializzati dirottati dal ‘Caracciolo’ di Agnone al ‘Veneziale’ di Isernia. A condurre le indagini, il procuratore capo di Vasto Giampiero Di Florio

ISERNIA. Muore sull’auto della Protezione civile che la stava riportando a casa dopo aver fatto la dialisi all’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia, sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso. La donna, T.O., di 65 anni, si è accasciata priva di sensi all’altezza di Castiglione Messer Marino, sull’auto che la stava riportando a casa, a Montazzoli, in provincia di Chieti.

Un episodio drammatico, che ha turbato il Molise. L’anziana faceva parte del gruppo dei 18 dializzati che per tre giorni sono stati spostati dall’ospedale ‘Caracciolo’ al ‘Veneziale’, vista l’assenza del medico dell’ospedale di Agnone, regolarmente in ferie. Un viaggio di 90 chilometri, tra andata e ritorno, al quale hanno dovuto sottoporsi anche pazienti ultrasettantenni e in cattive condizioni di salute.

“Un fatto grave e inaudito”, lo ha definito l’assessore alla sanità di Agnone Edmondo Amicarelli. Il parroco don Francesco Martino, invece, si è  detto “furibondo per un problema che poteva essere risolto dall’Asrem inviando un medico in attività aggiuntiva per un turno”.

Dalle prime informazioni la donna sarebbe morta per cause naturali, non strettamente legate alla patologia renale di cui soffriva. Ma a confermarlo sarà l’autopsia, come riferisce ‘l’Eco dell’Alto Molise’, disposta dal procuratore capo di Vasto Giampiero Di Florio. E a Vasto è stata trasportata la sua salma, che sarà riconsegnata alla famiglia solo dopo l’esame autoptico.