Lucio Pastore sospeso dall’Asrem: comitati pronti a scendere in piazza

Gara di solidarietà verso il medico del Pronto Soccorso di Isernia, difeso da Forum, movimenti e associazioni in difesa della salute pubblica, che preparano una nuova massiccia mobilitazione

ISERNIA. Sospeso dal servizio per tre giorni, in quanto giudicato ‘colpevole’ di aver violato il regolamento di disciplina dell’Asrem diffondendo sugli organi d’informazione alcuni commenti in difesa della sanità pubblica. Lucio Pastore, dirigente medico in forze al Pronto Soccorso dell’ospedale di Isernia, ha appreso della notizia direttamente dai giornali, senza ricevere (ancora) nulla di scritto, né direttamente, né per il tramite del suo avvocato, Oreste Scurti. Dopo l’amara scoperta, Pastore ha accusato anche un lieve malore, al punto da doversi recare al ‘Veneziale’ nelle insolite vesti del paziente.

Mentre il suo legale di fiducia valuta tutte le strade più opportune da percorrere, senza escludere finanche una denuncia-querela nei confronti dell’Asrem, scatta un’autentica gara di solidarietà nei confronti del medico pentro, simbolo della battaglia in difesa della salute pubblica. Il Forum per la difesa della sanità pubblica di qualità con a capo il dottor Italo Testa; il movimento Coscienza Civica con il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi; il Comitato Bene Comune Veneziale presieduto da Caterina Ragusa: tutti in campo a difesa di Pastore, ritenuto vittima di “atti intimidatori volti a far tacere tutte le voci di dissenso” contro la privatizzazione della sanità.

Per questo, dopo aver stigmatizzato anche il metodo della diffusione della notizia da parte dell’Asrem, giudicato “lesivo di ogni privacy” in quanto il medico colpito da provvedimento disciplinare era all’oscuro di tutto prima di leggere delle sue sorti sui giornali, associazioni e comitati si preparano di nuovo a scendere in piazza. “Una prossima massiccia mobilitazione – scrive la presidente  del comitato Bene Comune Veneziale in una nota – per assicurare, a tutti i molisani, il diritto alla libertà di pensiero e il diritto alla salute”.