Secondo la cordata interessata ad acquisire il titolo di serie D l’accordo sembrava concluso, ma la dirigenza del Macchia ci avrebbe ripensato


MACCHIA D’ISERNIA. Non un problema economico circa il ‘prezzo’ del titolo, ma un raffreddamento da parte della dirigenza del Macchia, senza particolari motivazioni. Questa, in sintesi, la versione dei fatti della cordata laziale che aveva intavolato una trattativa con la società calcistica vincitrice dello scorso campionato d’Eccellenza per la cessione del titolo valevole per la serie D.

Come spiega, in rappresentanza degli imprenditori in questione, Angelo Raffaele Carrella in una nota, “c’è stata una prima trattativa per il trasferimento del titolo ad Isola Liri. In quest’occasione il mio ruolo è stato di intermediario, per far incontrare le parti. Dopo circa 15 giorni la trattativa si è chiusa in quanto il gruppo di Isola Liri al momento non aveva le condizioni logistiche per poter sviluppare un progetto calcistico”. 

Subito dopo  c’è stata una trattativa con un secondo gruppo laziale, con il quale “prima si era raggiunto un accordo di collaborazione, dopodiché è stato offerto gratuitamente il titolo Macchia dal presidente, il quale aveva deciso di rimanere fuori – ha aggiunto Carrella – Quando il gruppo laziale ha accettato l’offerta gratuita, il presidente ha riferito di essere uscito dalla società e che dovevamo parlare con un altro presidente”.

Incontrato il quale, sarebbe tuttavia stata avanzata una richiesta economica per la cessione del titolo. “Richiesta accettata dal gruppo laziale – chiarisce ancora Carrella  – in quanto giusta e proporzionata, ma al momento di firmare il preaccordo scritto dall’avvocato della cordata laziale e accettato dalla dirigenza del Macchia, quest’ultima ha cercato di cambiare nuovamente gli accordi presi”. A questo punto, i laziali avrebbero risposto di non voler trattare oltre, dato che oramai l’accordo era stato raggiunto e sarebbero rimasti “in attesa di una risposta formale, ancora non pervenuta – conclude Carrella con una certa amarezza – Si fa presente che il gruppo laziale era intenzionato a sviluppare un progetto calcistico a Isernia. Dispiace se scomparirà il titolo del Macchia, perché si negherà ai  ragazzi della zona di partecipare a campionati giovanili regionali e nazionali e ai tifosi di guardare un campionato calcistico più competitivo”.

Questa, dunque, la verità di Carrella e della cordata da lui rappresentata. Mariani è ormai parte dell’Isernia Fc, dunque col Macchia non ha più a che fare. Eventualmente, la controreplica toccherà al presidente Alberto Stasi voglia, qualora lo ritenga necessario.