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Emergenza cinghiali in provincia di Isernia, tavolo tecnico in prefettura

Sindaci, Regione, Asrem e associazioni di categoria uniti per l’approvazione del regolamento sulla caccia di selezione e per l’ampliamento del periodo di caccia. Pressing sul Ministero per le Politiche Agricole


ISERNIA. Tavolo tecnico in prefettura, a Isernia, per far fronte all’emergenza cinghiali sul territorio. Al summit, oltre al prefetto Fernando Guida, hanno partecipato gli amministratori locali interessati dal fenomeno, il consigliere regionale delegato Cristiano Di Pietro e i rappresentanti di Provincia, Asrem, forze di polizia e associazioni di categoria. Tutti concordi nel trovare soluzioni al problema della presenza eccessiva e minacciosa degli ungulati e pronti a rivolgersi al Governo centrale.

In apertura di lavori, il Prefetto ha sottolineato, innanzitutto, i rischi derivanti dalla presenza di cinghiali, non solo sotto il profilo economico per i danni alle colture e alla vegetazione, ma anche per l’incolumità fisica delle persone e degli automobilisti nonché per l’aspetto sanitario, a causa dell’insorgenza e trasmissione di patologie nocive per la salute umana.

Successivamente, il consigliere Di Pietro ha illustrato le iniziative poste in essere dalla Regione sull’argomento, con particolare riferimento all’introduzione della cosiddetta “caccia di selezione”, prevista dall’art. 18 della legge n. 157/92, individuata quale misura di immediata attuazione per il ridimensionamento del fenomeno, anche per via dei costi sostenuti. Nello specifico, con una delibera di Giunta regionale dello scorso aprile, è stato avviato l’iter per l’approvazione del “Regolamento per l’esercizio della caccia di selezione” – tuttora all’esame del Consiglio regionale – che consentirà l’abbattimento di un numero di esemplari stimato, per la provincia di Isernia, in 350 unità nonché la realizzazione di appositi corsi di formazione per “selecacciatori”. Nel corso della riunione, si è fatto cenno, inoltre, alla recente proposta di legge firmata da alcuni parlamentari per ottenere la modifica della normativa nazionale in materia, al fine di ampliare a quattro mesi il periodo della caccia “in braccata”, attualmente consentita per tre mesi.

Al termine dell’incontro, ferme restando le competenze regionali in materia, il Prefetto ha assicurato che interverrà presso il Ministero delle Politiche Agricole nonché presso il Consiglio regionale del Molise per rappresentare, da un lato, l’importanza di ampliare il periodo della caccia accogliendo la proposta di legge già presentata per la modifica della legge 157 e, dall’altro, di accelerare l’approvazione del Regolamento regionale sulla caccia di selezione. Nel contempo, ha invitato i sindaci a segnalare immediatamente le situazioni di pericolo connesse all’avvicinamento dei cinghiali ai centri abitati, ai fini del tempestivo intervento delle forze di polizia.

Alessandra

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