A processo i titolari della società di Isernia che per alcuni anni si è occupata della riscossione dei tributi per conto del Comune di Viterbo
ISERNIA. Peculato: con questa ipotesi di reato sono stati rinviati a giudizio Sandra e Carlo Marcucci, titolari della società Esattorie di Isernia che per alcuni anni si è occupata della riscossione dei tributi per conto del Comune di Viterbo.
Il gup del tribunale laziale, Savina Poli, al termine dell’udienza preliminare, ha rigettato la proposta di patteggiamento presentata dal legale di Sandra Marcucci, che all’epoca dei fatti era legale rappresentante della società.
Era stata chiesta anche una perizia sugli atti d’indagine che per il momento non è stata concessa. Dunque il gup ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata a suo tempo dal pm Fabrizio Tucci. Il processo partirà il 10 ottobre davanti al tribunale in composizione collegiale. La vicenda ruota intorno a un presunto buco di quattro milioni di euro nelle casse del municipio di Viterbo. Tributi riscossi da Esattorie spa, ma – secondo l’accusa – mai versati.
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