La storica tratta ferroviaria, dismessa dalle corse ordinarie, festeggia i 120 anni non senza qualche rimpianto (GUARDA IL VIDEOSERVIZIO DI TELEAESSE)


ROCCARASO. Giornata di grande festa, a Roccaraso, per l’arrivo della storica locomotiva lungo la Transiberiana d’Italia, la tratta ferroviaria Sulmona-Isernia, che festeggia l’importante traguardo dei 120 anni pur essendo stata dismessa dalle corse ordinarie. Treno gremito e folla delle grandi occasioni, alla stazione, con grande partecipazione di studenti, cittadini e autorità.

transiberiana ditalia 120 anni 3Una giornata-evento, di ribalta per l’intero territorio, con il bellissimo convoglio storico dal fascino retrò ma senza tempo, organizzata dalla Fondazione FS Italiane in collaborazione con il Comune di Roccaraso e l’Associazione ‘Le Rotaie’ di Isernia, che prevede tre giorni (con conclusione domani) per festeggiare a dovere quella che è universalmente riconosciuta come una tra le ferrovie più affascinanti al mondo – tra le prime 10 secondo SkyScanner – per la bellezza dei paesaggi attraversati e per il loro rapido variegarsi lungo i 118 km della linea.

Presenti, in rappresentanza del Molise, anche il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio e il presidente della Provincia Lorenzo Coia. Entrambi hanno sottolineato come una realtà come la Transiberiana d’Italia facciano anche da traino per il turismo, per la scoperta dei luoghi nascosti del Molise e dell’Abruzzo e, quindi, per lo sviluppo dell’economia.

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Non manca, tuttavia, qualche rimpianto, specialmente per la città di Isernia. Lungo il tratto ferroviario che attraversa la città pentra, nel corso dei lavori in corso per la realizzazione del Parco ferroviario, sono infatti stati rimossi supporti essenziali per il transito dei treni a vapore: la colonna idraulica necessaria per rifornire di acqua i tender delle locomotive a vapore e la piattaforma girevole, anche questa indispensabile per far viaggiare i convogli d’epoca. L’associazione Le Rotaie aveva più volte chiesto all’amministrazione comunale di preservare questi dispositivi anche per il loro valore storico, ma l’appello è rimasto inascoltato: eppure, sui treni storici de Le Rotaie, l’anno scorso hanno viaggiato ben 15mila passeggeri.