Il sindaco d’Apollonio: “Abbiamo un primo parere legale favorevole, stiamo ragionando su una controproposta e dobbiamo prestare attenzione agli equilibri di bilancio”. Ma il tempo stringe: la Cassazione deciderà in via definitiva il prossimo 23 novembre. Per l’ente, c’è il rischio di rimetterci oltre 5 milioni di euro
ISERNIA. Comune di Isernia al lavoro per tentare di chiudere una transazione con la Spinosa Costruzioni Generali spa per una causa civile riguardante i lavori dell’acquedotto municipale, iniziata negli anni Novanta. Il famigerato ‘lodo Spinosa’, che vede il Comune di Isernia condannato a pagare oltre 5 milioni di euro, sarà infatti discusso in via definitiva il prossimo 23 novembre in Corte di Cassazione.
Una data cruciale per le casse dell’ente, che non deve farsi trovare impreparato all’appuntamento dopo aver già registrato due condanne, in primo e secondo grado. Una terza, definitiva tegola significherebbe la totale paralisi amministrativa, che il sindaco Giacomo d’Apollonio e la sua Giunta non possono certo permettersi.
A fare il primo passo, tuttavia, è stata l’azienda di contrada San Vito: circa venti giorni fa, sul tavolo del primo cittadino, è pervenuta una proposta transattiva che ammonterebbe a poco meno di 4 milioni di euro, della quale d’Apollonio e la struttura tecnica stanno discutendo attivamente proprio in queste ore, al fine di scongiurare il peggio.
A confermare la trattativa in corso è proprio il primo cittadino, che riferisce di colloqui in corso con la ditta, avvenuti in un precedente incontro informale. A seguito del quale, in pratica, sarebbe giunta una prima ‘offerta’, “attentamente vagliata dal nostro ufficio legale – ha detto d’Apollonio – che ci ha rilasciato un articolato parere, sul punto. Un documento che, considerando tutta la vicenda processuale, è assolutamente favorevole alla transazione. Ma della causa in questione si sono occupati anche due avvocati di Roma: anche a loro abbiamo chiesto un parere tecnico e siamo in attesa. Dovremo poi vedere le risorse a disposizione tramite l’Ufficio ragioneria. Toccherà vedere che incidenza avrà questo importo sui bilanci, non possiamo sforare il Patto di stabilità e dunque non potremo nemmeno pagare la somma, quale che sia, tutta in una volta. Siamo consapevoli che il tempo stringe – ha concluso – e dobbiamo accelerare per presentare una nostra controproposta. Se poi riusciremo a definire un accordo, dovremo passare prima nell’apposita Commissione e infine deliberare in Consiglio comunale”.
Una vicenda ancora tutta da scrivere, insomma, prima del sospirato finale.
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