Caos all’obitorio di Isernia, l’Asrem minimizza: “Rispettato il regolamento di polizia mortuaria”

La vicenda della salma di Marcello Pizzi ricomposta in una sala vestizione, tra scatoloni e spazzatura, è finita alla ribalta nazionale. L’Azienda sanitaria regionale precisa: “Posizionamento temporaneo”

ISERNIA. Ha tristemente guadagnato la ribalta nazionale la vicenda del caos scoppiato domenica presso l’obitorio dell’ospedale di Isernia, quando la salma di Marcello Pizzi, fondatore del Comitato ‘Bene Comune Veneziale’ e di recente nominato presidente dello stesso, è stata ricomposta proprio nella sala di preparazione delle salme, dove erano depositati anche scatoloni e spazzatura.

Sulla questione, che ha indignato i cittadini pentri, in particolare i familiari del defunto, l’Asrem ha fornito delle precisazioni, definendo l’episodio “una costruzione di intolleranza e una strumentalizzazione”.

“Le sale disponibili presso l’obitorio di Isernia – ha dichiarato a Teleregione l’Azienda sanitaria – sono tre e purtroppo le persone decedute in quel frangente erano quattro, quindi l’ultima salma è stata temporaneamente posta nella sala di vestizione in attesa di essere trasferita poco dopo in quella consona prevista in obitorio’’. In quanto al diniego alla richiesta della famiglia di trasferire la salma in una struttura privata, l’Asrem ha spiegato: “Esiste un regolamento di polizia mortuaria che vige in tutto il Paese: le salme all’atto del decesso che avviene in un nosocomio devono essere tenute in ospedale per almeno 24 ore e devono uscire mediante cassa chiusa. Chi ha agito diversamente va denunciato per sottrazione di cadavere ai sensi dell’articolo 411 del codice penale”.