Dopo l’accordo che consente a tanti lavoratori di tornare in regione, elevando il livello dell’assistenza


CAMPOBASSO. Sanità, accordo sui precari, la soddisfazione della segretaria della Uil Tecla Boccardo. “Ha vinto il Molise – ha dichiarato la sindacalista – i nostri operatori della sanità con contratto stabile, le professionalità che rientrano in Regione. Hanno vinto i lavoratori precari che non si sono arresi mai ed hanno pressato, hanno sollecitato l’amministrazione ad adottare provvedimenti, hanno incalzato la politica perché si assumesse le responsabilità di una vera sterzata in tema di precariato e che con sacrificio hanno sorretto negli anni un sistema sanitario consumato. Sono queste le professionalità a disposizione delle nostre genti e il presupposto fondamentale per servizi socio sanitari di qualità. Di cui c’è assolutamente bisogno”.

Per Boccardo ha vinto il Sindacato confederale. Cgil, Cisl e Uil protagonisti, a livello nazionale, del decreto Madia e delle norme che consentiranno la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione.

“Hanno perso coloro che pensavano possibile una guerra fra poveri – ha rilanciato Boccardo – una contrapposizione fra chi, emigrato per lavoro, vuole ricongiungersi alla famiglia e chi, precario da sempre, vuole un lavoro più stabile e sicuro, finalmente. Hanno perso taluni sindacati di settore, corporativi e spesso autoreferenziali, che non vedono ad una spanna dai loro interessi, si presentano agli incontri gonfi di arroganza e impreparati nel merito”.

“Ha pareggiato, ma di misura come sempre, l’amministrazione che ha tenuto i numeri chiusi nei cassetti e non ha colto da subito le soluzioni possibili, che pure c’erano come si è visto. Ha pareggiato la politica molisana, che ha affrontato ieri una vicenda che era calda da tempo. Serviva un rigurgito di orgoglio e una capacità di governare i fenomeni e smettere di farsi travolgere solo dalle emergenze. Ma la Uil – ha concluso – vuole che sia vinta qui la guerra “per un lavoro vero, di qualità, sicuro, stabile, per tutti”.