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Telemarketing, sanità e Spid sotto la lente del Garante per la privacy

Nei primi sei mesi del 2017 l’attività di accertamento è sfociata in sanzioni per 1,7 milioni di euro riscossi dall’Erario


L’attività ispettiva svolta dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali italiana assume un ruolo fondamentale in molteplici ambiti, portando con sé risultati pratici ed effettivi legati ai compiti che l’Autorità stessa si assume in materia di vigilanza e di cessazione dei comportamenti illeciti.

Tra gli ambiti nei quali l’attività ispettiva svolge un ruolo rilevante e cruciale troviamo i settori del trasferimento di dati sanitari a società multinazionali, il telemarketing aggressivo e con esso tutto il mondo delle telefonate indesiderate, le società di recruitment e i trattamenti di dati personali effettuati per il rilascio dell’identità federata (Spid).

A testimonianza dell’interesse e del lavoro nei confronti di tali settori è il piano di accertamenti ispettivi varato dal Garante privacy per il secondo semestre 2017 [Deliberazione del 27 luglio 2017 – Attività ispettiva di iniziativa curata dall’Ufficio del Garante, anche per mezzo della Guardia di finanza, limitatamente al periodo luglio-dicembre 2017 – doc. web n. 6955256].

Le ispezioni vengono e verranno svolte anche in collaborazione con il Nucleo speciale privacy della Guardia di Finanza sulla base del protocollo di intesa siglato, che ha rafforzato l’attività di collaborazione tra la Guardia di Finanza e il Garante privacy e che ha così incentivato un apporto pratico e di tipo sanzionatorio alla tutela dei diritti.

L’attenzione è e sarà ulteriormente incrementata circa i dati trattati dalle Asl richiesti da aziende e società multinazionali operanti nel settore farmaceutico e sanitario; sui trattamenti di dati per il rilascio dell’identità digitale ai cittadini italiani; sul settore dei call center, in particolare quelli situati in Albania, che colpisce  nell’immediato più di ogni altro settore l’utente, che si vede ad ogni ora del giorno e della notte ricevere le cosiddette ‘telefonate indesiderate’; sul sistema informativo dell’Istat e dunque dei sondaggi; sul rilascio dei visti da parte dei Consolati italiani all’estero. Nel settore privato gli accertamenti saranno rivolti alle società che organizzano concorsi a premi e alle società che si occupano di ricerca e selezione del personale.

L’attività ispettiva del Garante, che sembra focalizzarsi soprattutto su queste tematiche che colpiscono più da vicino l’utente, riguarderà anche, come di prassi, le istruttorie avviate su segnalazione, reclamo o ricorso dei cittadini, così come la verifica dell’obbligo di notificazione, il rispetto delle norme sull’informativa e il consenso, l’adozione delle misure di sicurezza a protezione dei dati sensibili trattati da soggetti pubblici e privati.

Il bilancio dell’attività di accertamento svolta nel primo semestre 2017, sostiene il Garante per la protezione dei dati personali, indica sanzioni riscosse dall’Erario per somme pari a oltre 1 milione e 700 mila euro, 300 sanzioni contestate e 20 segnalazioni all’Autorità giudiziaria per violazioni penali, la  maggior parte delle quali relative a inosservanza dei provvedimenti del Garante, mancata adozione delle  misure minime di sicurezza, violazioni connesse al controllo a distanza dei lavoratori.

Gli accertamenti, svolti anche con il contributo delle Unità Speciali della Guardia di finanza, Nucleo speciale privacy, si sono incentrati, per il settore privato, principalmente sui trattamenti di dati effettuati da società che operano nel settore dell’intermediazione creditizia o finanziaria, da società di recupero crediti, da aziende che offrono servizi di vendita a domicilio o servizi di informazione commerciale, da imprese che operano nel settore della sharing economy, da centri odontoiatrici, da società che si occupano di marketing telefonico.

Nel settore pubblico, invece, l’attività di verifica si è concentrata particolarmente sul sistema della fiscalità, con speciale riguardo alle misure di sicurezza e al sistema degli audit.

In conclusione, è opportuno evidenziare come l’attività ispettiva svolta dall’Autorità Garante della privacy tende ancor più a sottolineare come la tutela dei diritti degli utenti passi necessariamente per un sistema di vigilanza e di tipo sanzionatorio efficace e strutturato.

Pamela La Farciola

 

Pasquale

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