Termoli/ Ieri la conferenza programmatica del Pd con il governatore che mette i paletti: “Ben vengano le Primarie, no a giudici autoreferenziali dell’operato altrui”. E sul perimetro della coalizione avvisa Rialzati Molise: nessun ago della bilancia, chi vuol stare con noi non potrà farlo allo scadere
TERMOLI. Paolo Frattura rompe gli indugi. Stop al politichese, sì alla chiarezza tra gli alleati. Chiede certezze, il governatore del Molise. Su se stesso, serto, dichiarandosi pronto a fare le Primarie, sulle quali mai aveva detto no, ma nemmeno si era mostrato così esplicito. E sul perimetro della coalizione, gli alleati della quale dovranno evitare tentennamenti: chi gioca questa partita, questo il Frattura-pensiero, deve dirlo ora. Senza se e senza ma: perché aghi della bilancia – Patriciello compreso – a suo dire non ne esistono.
Insomma, di bocciature ‘calate dall’alto’ Frattura non vuol sentire parlare: nemmeno se provenienti da figure di rilievo come i parlamentari del Molise. L’autorevolezza di Roberto Ruta e Danilo Leva, dunque, è apertamente messa in discussione dal governatore: chi siete voi per bocciarmi, sembra dire lanciando il guanto di sfida, se esiste il meccanismo democratico delle Primarie?
L’onorevole Aldo Patriciello e il cognato presidente del Consiglio Vincenzo Cotugno, insomma, dovranno decidere da che parte stare. Non il giorno della presentazione delle liste, dunque: ma subito. Il tempo, anche per loro, sembra scaduto: o con Frattura, o contro. Una volta per tutte.
Pba
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