Presentato a Campobasso il progetto realizzato dai Borghi della Salute patrocinato dalla presidenza del Consiglio regionale e dell’Ufficio scolastico. In programma iniziative dedicate agli studenti molisani
CAMPOBASSO. Valorizzare le eccellenze agroalimentari molisane educando al contempo i giovani a una dieta equilibrata e corretta. Questo in sintesi l’obiettivo del progetto dei ‘Borghi della Salute’ con il patrocinio della presidenza del Consiglio regionale e dell’Ufficio Scolastico. L’iniziativa è stata illustrata ieri a Campobasso nel corso dell’incontro che si è tenuto in Consiglio regionale e a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotogno, la dirigente dell’Usr Anna Paola Sabatini e il presidente dei ‘Borghi per la Salute’ Marco Tagliaferri.
Il punto di partenza per avviare il progetto sono stati i dati Istat che, nel 2017, hanno conferito a Molise il primato per obesità infantile. “Abbiamo così deciso di realizzare un opuscolo stampato in 35mila copie che verranno distribuite in tutte le scuole – ha spiegato Cotugno -. In maniera sintetica ed efficace vengono illustrate dieci piccole regole per stare bene (ad esempio: vivere all’aria aperta e fare attività fisica, prestare attenzione ai grassi, limitare al massimo bevande ricche di zucchero e dolci etc). Il 2018 sarà l’anno internazionale del cibo italiano nel mondo introdotto dal ministro Martina e per anche in Molise daremo vita a manifestazioni per esaltare la cultura dell’enogastronomia locale”.
“Il tema della corretta alimentazione è importante – ha invece evidenziato la Sabatini – e nei prossimi giorni avvieremo questa positiva campagna nelle scuole. Dobbiamo fare prevenzione per evitare che un domani possano sorgere delle patologie anche invalidanti”. “Una salute non ottimale dipende in buona parte anche da una cattiva alimentazione – ha invece detto Marco Tagliaferri, presidente dei Borghi della Salute -. Oltre il 30% delle patologie deriva da abusi alimentari. Il più bel dono che ciascuno può fare a se stesso è donarsi salute. Una dieta, quella mediterranea, non di alimenti ma di territorio”.
