Legge elettorale, si cambia: ma la data del voto ancora non c’è

Accesa la discussione anche in merito all’emendamento presentato dall’assessore Vittorino Facciolla riguardo i Consorzi di Bonifica. Iniziativa ‘bocciata’ dal centrodestra e di una parte della maggioranza. Contestata, in sostanza, in quanto la legge di riforma dei Consorzi di Bonifica è ferma in commissione e per questo non poteva essere presentata con un emendamento alla manovra di bilancio. I consiglieri Iorio, Fusco, Cavaliere, Sabusco, Scarabeo, Totaro e Petraroia hanno dunque deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta. 

Alla fine la legge di riforma è stata approvata a maggioranza. “Grazie alla maggioranza consiliare – ha affermato l’assessore Facciolla – è stata approvata la legge di riforma dei consorzi di bonifica, voluta da tutte le associazioni professionali di categoria e invocata da anni dall’Associazione nazionale dei consorzi di bonifica. Grazie a questa norma, che prevede l’istituzione di un fondo per il ripianamento dei debiti dei consorzi, sono stati messi in sicurezza sia gli agricoltori beneficiari dei servizi che i lavorati degli enti. Grazie al coraggio di 11 consiglieri regionali, i consorzi di bonifica potranno continuare a erogare servizi. Per il nuovo consorzio di bonifica di Termoli e Larino si è deciso di determinare la sede legale, per vocazione del territorio e per la storia dello stesso, a Larino.

Approvato inoltre dall’assemblea un ordine del giorno collegato alla proposta di legge 214 che impegna il presidente della Giunta e l’intero esecutivo regionale “a promuovere, di concerto con il ministero dell’Interno, con il ministero del Lavoro, i Comuni e con le associazioni umanitarie, le istituzioni scolastiche, gli ordini professionali, i sindacati, le organizzazioni imprenditoriali e il mondo del volontariato, un progetto di inclusione e integrazione sociale dei profughi e rifugiati in Molise pianificando interventi a sostegno di politiche formative, di qualificazione professionale, abitative e di inserimento lavorativo a partire dalle aree interne e montane, dalle comunità locali, dai settori produttivi e dagli ambiti di attività in cui si avverte maggior carenza di figure specifiche e di disponibilità lavorativa”.

In tarda serata la seduta è stata aggiornata a martedì 23 gennaio per l’esame degli altri punti all’ordine del giorno riguardanti la manovra finanziaria 2018.