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Accoglienza e integrazione a Isernia, i migranti incontrano gli avvocati

L’iniziativa è promossa da Arci Immigrazione per analizzare dal punto di vista legale le varie tematiche legate alla gestione del fenomeno


ISERNIA. Una serie di incontri con avvocati specializzati per analizzare gli aspetti legali legati all’accoglienza dei migranti. Questa l’iniziativa promossa da Arci Immigrazione che apre le sue attività del 2018. L’iniziativa verrà realizzata grazie al prezioso contributo dei volontari dell’associazione, che da tre anni con competenza e professionalità s’impegnano a titolo gratuito per promuovere una cultura dell’integrazione e della solidarietà, in nome del dialogo e dell’informazione tra le disparate realtà sociali che vivono nel nostro territorio.

L’appuntamento è presso la sede di Arci Immigrazione (Spazio comune Ru Puzz, ex Lavatoio di Isernia) dove, a partire da domani 29 gennaio, ogni lunedì dalle 15 alle 16.30 verranno analizzati i temi centrali dell’immigrazione, dai diritti e i doveri dell’accoglienza al sistema scuola-lavoro in Italia. Un approfondimento sui punti-chiave della richiesta di protezione internazionale e dell’iter previsto dalla legge, con una particolare attenzione al nuovo decreto Minniti-Orlando.

Gli incontri, in tre lingue (italiano, inglese e francese) e in una forma semplice e accessibile, sono rivolti principalmente ai richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale della provincia, ma possono rappresentare un prezioso contributo anche per gli operatori del settore, dai mediatori interculturali agli operatori sociali, per l’ampio ricorso alla casistica e a esempi pratici, al fine di meglio illustrare il fenomeno.

L’obiettivo dell’associazione è quello di fornire infatti uno sguardo d’insieme sulle leggi e l’iter alla base della richiesta di protezione internazionale. Alla luce dell’esperienza diretta di centinaia di utenti che si sono rivolti allo Sportello informativo per migranti negli ultimi tre anni, è emersa infatti la diffusa inconsapevolezza per i beneficiari dell’accoglienza del proprio status di richiedenti asilo o titolari di protezione, spesso attribuibile a una lacunosa opera di informazione preliminare.

“Una consapevolezza fondamentale – sottolinea l’associazione in una nota – per comprendere la propria condizione, esercitare quotidianamente un ruolo attivo e un atteggiamento costruttivo nella comunità e contribuire a un percorso personale di integrazione nella nuova realtà. Un’occasione di approfondimento attendibile e non fazioso anche per i cittadini interessati al tema, in barba a facili strumentalizzazioni politiche e a pericolosi allarmismi sociali, dettati perlopiù dalla mancanza di informazione. Uno sguardo informato e realistico del fenomeno è l’unico fattore determinante, infatti, per districare situazioni di tensione e contribuire a instaurare un clima di maggiore pace sociale tra i molteplici protagonisti della nuova comunità di Isernia e provincia”.

Deborah

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