Lo ha disposto il gip Vera Iaselli a seguito dei risultati della perizia medica. La patologia di cui soffre Luigino Morello non è compatibile con la detenzione nel penitenziario di Ponte San Leonardo
ISERNIA. Sarà trasferito nei prossimi giorni nel carcere di Pescara Luigino Morello, arrestato a Isernia nell’ambito dell’operazione ‘Black Money’ messa a segno qualche settimana fa dalla Squadra Mobile, che ha smantellato un sodalizio criminale dedito allo spaccio e all’usura in citta.
Questo quanto disposto dal gip del tribunale pentro Vera Iaselli, a seguito della perizia medica eseguita nel giorni scorsi. I risultati hanno evidenziato che le condizioni di salute del capo dei rom non sono compatibili con la detenzione nel penitenziario isernino. E, per questo, deve essere recluso in una struttura che sia dotata di specifici servizi sanitari.
In carcere a Isernia restano invece i figli Leonardo, Costantino e Celestino, mentre è stata accolta la richiesta del legale della famiglia Fabio Milano di concedere i domiciliari alle donne della famiglia rom Samantha Di Rocco e Veronica Levakovic.
Dall’inchiesta, cominciata nell’agosto del 2016, è emerso che la famiglia rom prestava soldi a strozzo pretendendo in cambio, anche con le minacce e la violenza, tassi di interesse che partendo dal 350 per cento potevano arrivare perfino al 1.200 per cento. Quindici al momento le vittime accertate.
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