Politiche, i Cinque Stelle agli avversari: “Alleanze solo sui temi, a partire dal taglio delle indennità”

SPAZIO ELETTORALE/ Il consigliere regionale Antonio Federico lancia la proposta. Mentre Luigi Di Marzio ‘affonda’ su Di Pietro e sul presunto asse Frattura – Patriciello. Ieri a Termoli la tappa del tour “RallyMolise”

TERMOLI. Hanno cavalcato con forza il tema del taglio delle indennità ed hanno sfidato i competitor politici a fare la stessa cosa. Questa la prima frontiera per eventuali alleanze di Governo, da siglare dunque sui temi, senza inciuci. Altrimenti di nuovo al voto.
Si tratta dei candidati al Parlamento per il Movimento Cinque Stelle, approdati ieri a Termoli nell’ambito del tour ‘RallyMolise’. “Proponiamo ai candidati molisani di tutti i partiti che verranno eletti domenica prossima – ha dichiarato all’Ansa Antonio Federico, in corsa per la Camera dei deputati – il taglio degli stipendi e la rendicontazione dei rimborsi. Chi vuole sottoscrivere questo impegno insieme al M5S avrà la possibilità, se lo vorrà, come forza di Governo, di portare avanti la legislatura. Se si vuole pensare di fare un’alleanza su Ministeri o poltrone da dividere, non sarà questa la strada. Non dovrebbe essere difficile ottenere adesioni visto che, ad esempio, qualcuno nel PD (Enrico Colavita, ndr) ha già annunciato di rinunciare all’indennità in caso di elezione”. Poi conti alla mano: “In Regione Molise – ancora Federico – abbiamo rinunciato a 550 mila euro, due consiglieri regionali io e Patrizia Manzo in 5 anni: 250 mila euro sono stati già utilizzati dai molisani che hanno avuto modo di accedere al microcredito per piccole e medie imprese attivato dall’assessorato all’attività produttive della Regione Molise, 150 mila euro sono stati rinunciati a monte, non ci sono arrivati, 10 mila euro donati al fondo di Civitacampomarano, altri 7 mila euro donati ad un fondo della Protezione civile per i terremotati dell’Italia Centrale. Ora restano residuali 130 mila euro. Chiuderemo con la fine della legislatura il conto ed insieme ai cittadini andremo a decidere la destinazione”.
Insieme al consigliere regionale uscente c’erano Luigi Di Marzio, Fabrizio Ortis e Rosa Alba Testamento. Il primo, candidato al Senato, in proposito ha rimarcato: “Circa 120 parlamentari del MoVimento hanno fruttato un risparmio di 23 milioni di euro alle casse dello Stato, se lo stesso trattamento fosse applicato a tutti e 945 i parlamentari si otterrebbe un risparmio secco di circa 200 milioni di euro”.
Non è mancato, nella circostanza, un commento sull’endorsement di Antonio Di Pietro per il giudice Di Giacomo e sul presunto asse Frattura – Patriciello. Per Di Marzio quella dell’ex pm sarebbe “una scelta opportunistica, ancora una volta per gabbare i cittadini”. Mentre il ‘legame’ tra il governatore e l’eurodeputato frutto di “oscure intersezioni tra poteri e tra interessi, che sono l’esatto contrario del bene dei cittadini”. E, infine, proprio sui legami, quello che il Movimento intende scongiurare è “l’inciucio tra Renzi e Berlusconi”. Pertanto, l’appello finale agli elettori per sostenere i Cinque Stelle e “portare avanti una rivoluzione”.

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