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La Sea acquista una sede vecchia da ristrutturare, il M5s: “Sperpero di denaro pubblico”

La denuncia dei consiglieri del gruppo, in una conferenza stampa a Campobasso, in cui è stato annunciato che sulla vicenda sarà informata la Corte dei Conti. Dubbi anche sui contenuti dell’avviso pubblico per l’assunzione di personale. Ma dal cda della municipalizzata arriva la replica, “strumentalizzazione politica”


CAMPOBASSO. Nuova sede della Sea, il M5s denuncia lo ‘sperpero di denaro pubblico’, per l’acquisto di un immobile vecchio a piazza Molise al costo di 235mila euro, a cui si aggiungono i 120mila euro di oneri di ristrutturazione.

Denuncia fatta in una conferenza stampa del gruppo consiliare di Campobasso, che già aveva sollevato la questione lo scorso anno in una mozione. L’obiettivo, hanno rimarcato gli attivisti, era di evitare la spesa per una società che vive dei soli trasferimenti che il Comune di Campobasso incassa con la Tari.

Per la sede della Sea, hanno affermato i pentastellati, potevano essere utilizzati beni del patrimonio comunale, dalla Cittadella dell’economia, ai locali di viale del Castello, via Emilia, via Toscana, allo stesso capannone della Sea opportunamente riadattato con soppalco. 

L’immobile di piazza Molise, di proprietà di una società con sede a Velletri, ha una superficie di 640 metri quadrati (il doppio di quanto previsto dal bando) e risale al 1980 (malgrado venisse richiesto preferibilmente una struttura costruita dopo il 1996).

“Per giustificare questa deroga – hanno dichiarato i Cinque stelle – la Sea fa riferimento alla convenienza dell’operazione, che farebbe acquistare un bene ad un prezzo molto inferiore al valore di mercato e soprattutto alle offerte delle ditte partecipanti, 4 in particolare, che improvvisamente, mentre erano in trattativa per vendere, si sono viste surclassare da una società che non aveva neanche partecipato all’avviso pubblico”.

“La vicenda ha risvolti anche di natura giuscontabile – hanno continuato i consiglieri del gruppo – posto che dal 2014 vige il divieto in capo alle amministrazioni pubbliche ed agli enti territoriali, di acquistare beni immobili, sia direttamente che indirettamente, salvo non si evidenzino la mancanza di soluzioni alternative e l’indifferibilità dell’acquisto. Questioni entrambi inesistenti nel nostro caso, tanto che interesseremo la Corte dei Conti al fine di sapere se questo acquisto rispetta o meno la normativa in tema di spending review”. 

E dall’acquisto della sede al bando del 7 febbraio per l’assunzione di personale operativo a tempo determinato. “Sebbene la procedura rispetti la previsione normativa – hanno concluso i Cinque stelle – ci permettiamo di evidenziare che per ragioni di opportunità, la Sea, in quanto proprietà del Comune al 100% e quindi senza alcuna partecipazione di privati, bene avrebbe fatto se avesse attivato la procedura prevista per gli enti pubblici, ovvero assumere attingendo dagli iscritti alle liste di collocamento dei centri per l’impiego”.

Non si è fatta attendere la replica della Sea, che ha puntato il dito sulla differenza tra avviso pubblico e bando esplorativo, quale era quello in questione “che ha la mera funzione di ricercare contraenti per la Pubblica Amministrazione, senza la formazione di una graduatoria, senza termini vincolanti e con una differente normativa rispetto a quella di una gara”.

Il cda della municipalizzata ribatte punto per punto alle accuse dei Cinque stelle, definendole “frutto di superficialità di analisi, spesso dovuta alla strumentalizzazione politica rispetto a chi è chiamato a lavorare per la collettività”.

Sulle polemiche relative ai costi di ristrutturazione dell’immobile, 120mila euro, la Sea precisa beneficerà di detrazioni fiscali a rimborso e incentivi dal conto energia per la riqualificazione energetica dell’immobile per un abbattimento di oltre il 50% del costo previsto. “Il costo totale dell’operazione – rimarca l’azienda in house del Comune – dopo la ristrutturazione e, al netto delle detrazioni fiscali, sarà di 295mila euro, ovvero 461 euro al metro quadrato. Un’operazione che rispecchia il principio di economicità della Pubblica Amministrazione”

Quanto alla graduatoria per il reperimento del personale, la Sea precisa che il Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2017 ha bloccato fino al 30 giugno 2018. “In attesa che la Regione Molise pubblichi la long-list del personale dipendente in esubero in altri enti pubblici (come le Comunità Montane, la Provincia) da cui attingere, la Sea ha proceduto, nelle more, a pubblicare l’avviso per il reperimento di personale a tempo determinato, seguendo le norme prescritte dalle leggi di riferimento”.

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Carmen

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