Presentata la 14esima edizione della sei giorni tra Campodipietra e San Giovanni in Galdo dall’11 luglio: torna Stefano Bollani con Silvia Mezzanotte per la prima volta in cartellone
CAMPOBASSO. Grandi ritorni (il pianista e compositore Stefano Bollani) e grandi novità (Silvia Mezzanotte, celebre voce dei Matia Bazar e all’unisono l’unica in grado di sfiorare la grande Mina) nei sei giorni del grande contenitore del jazz che non trascura e, anzi, si amalgama alla perfezione con le altre espressioni più “laterali” e divertenti. Si presenta così, sotto la direzione artistica del pianista molisano di fama internazionale, Simone Sala, la XIV edizione di “Jazz in Campo-jazz in Galdo”, che si aprirà il prossimo mercoledì 11 luglio a Campodipietra in cui resterà fino al 13 e poi si sposterà a San Giovanni in Galdo per le serate del 19 e del 20 luglio nelle piazze centrali di entrambi i paesi. Il festival si aprirà alle 21 a Campodipietra con l’esibizione della giovane e talentuosa cantante molisana, Serena Minicucci, voce della band omonima “Serena&Bad Influence”, mentre il giorno successivo alle 22:30 ci sarà l’omaggio al compianto cantautore partenopeo, Pino Daniele, con l’orchestra di James Senese, Tony Esposito ed Ernesto Vitolo. Altro appuntamento da non perdere sarà la performance dei “San Francisco String Quartet”, gruppo di fama internazionale e vincitore di ben quattro Grammy, alle 21:30 di giovedì 19 a San Giovanni in Galdo, mentre il giorno successivo, dalle 19, sarà presentata e aperta al pubblico la mostra fotografica del giornalista musicale, Carlo Massarini, intitolata “Dear mister Fantasy”, che raccoglie scatti di leggende e storie rock.
Un festival che, proprio per la longevità e il successo, di presentazioni ne ha ben poco bisogno, ma su cui si sono alzati i veli questa mattina in una conferenza stampa nei locali della fondazione Cultura nel palazzo della Ex Gil a Campobasso alla presenza del “padre” (come ribadito da lui stesso) della manifestazione, Gianluca Cefaratti, ora vice presidente del Consiglio regionale dopo aver “salutato” il Comune di Campodipietra lo scorso 30 aprile, il quale ha ripercorso la passione e i sacrifici che, nel corso degli anni, l’hanno resa e continuano a renderla un “prodotto” di eccellenza per l’intera regione. Gli ha fatto eco l’ex collega sindaco di San Giovanni in Galdo, Peppe Notartomaso, aggiungendo che altri due Comuni – in occasione dell’approvazione del bilancio della Provincia di Campobasso – abbiano chiesto di collaborare al festival.
Prodotti o, meglio, progetti “che la Regione preferisce finanziare piuttosto che elargire contributi fini a se stessi”, ha sottolineato l’assessore regionale, Vincenzo Cotugno. E “Jazz in Campo-jazz in Galdo” non fa eccezione. Anzi, continuerà a fare eccellenza con la gioia delle note e con il calore delle voci del jazz internazionale che si levano dallo splendido scenario di questi magnifici e affascinanti borghi dal sapore antico, ma intramontabile.
Antonio Di Monaco
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