‘Piccoli’ intoppi che sembrano insormontabili e che ancora non ne consentono la riapertura. Il Mibac, interrogato dall’onorevole Rosalba Testamento (M5s), assicura tempi più celeri rispetto al ministro predecessore


CAMPOBASSO. E’ passato quasi un anno da quel 16 ottobre del 2017 quando, al Mibac, fu sottolineata, nero su bianco,  l’importanza della Biblioteca Albino, presidio culturale “meritevole di attenzione” da parte dello stesso Ministero assieme ad altri 17 sparsi sul territorio italiano.  L’anno prima, il 13 settembre 2016, era stato siglato un “accordo di valorizzazione”. Ad oggi, dopo due anni, la storica biblioteca è ancora chiusa e i pochi lavori che devono essere effettuati per consentirne la riapertura al pubblico – sotto l’egida del Ministero – sono ancora da realizzare.

Mancherebbe la certificazione antincendio e ci sarebbero da riparare alcune infiltrazioni d’acqua, necessità confermate anche dal sottosegretario Gianluca Vacca in risposta ad una interrogazione dell’onorevole Rosalba Testamento (Movimento 5 Stelle),  componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati. I tempi di riapertura della Biblioteca si sarebbero allungati a causa della “necessità di adeguare e mettere in sicurezza l’edificio”, argomento però noto fin da subito, nell’imminenza della firma del protocollo che trasferì il patrimonio dalla Provincia di Campobasso al Ministero a seguito di un progetto pilota,  fortemente voluto e supportato nel corso della scorsa legislatura regionale.

Il sottosegretario, in effetti, sembra imputare i ritardi al Ministro che ha guidato il dicastero fino al maggio scorso: “diversamente da quanto avvenuto in passato, l’attenzione del Ministero sulla Biblioteca è molto alta perché l’obiettivo è la sua riapertura nel più breve tempo possibile; tra l’altro il Mibac ha appena ricevuto una richiesta di convocazione di una riunione dal direttore del Polo Museale del Molise, al fine di definire dal punto di vista amministrativo la vicenda della Biblioteca ‘Pasquale Albino’ di Campobasso e procedere alla programmazione di una sua adeguata gestione e al restauro del patrimonio librario” .

Un iter travagliato quello che ha accompagnato il lento declino e l’auspicata rinascita della Biblioteca Albino, patrimonio della Provincia di Campobasso fino a quando, in considerazione delle enormi difficoltà economiche per la sua gestione, la Regione Molise si fece portavoce della necessità di individuare una soluzione. Si è arrivati così, nel 2016,  al progetto pilota che ha di fatto trasferito la Biblioteca ‘Albino’ dalla Provincia al Ministero.

Un salvataggio che ha incontrato, e incontra tutt’ora, ostacoli e rallentamenti. Le dichiarazioni del sottosegretario non concretizzano, purtroppo, un tempo certo per la risoluzione di quelli che sarebbero problemi facilmente risolvibili. La speranza è che sia presto individuato l’iter più veloce da seguire per restituire, al capoluogo e all’intera regione, uno dei suoi patrimoni più preziosi.

 

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