Oggi a Isernia l’assemblea regionale; i rumors raccontano che sarà avanzata la richiesta di rinvio del congresso, già fissato al 16 dicembre. Sul tavolo, però, la pietanza più succulenta resta l’identikit del prossimo segretario regionale: potrà ricoprire o meno anche il ruolo di eletto nelle Istituzioni, grandi o piccole che siano?


CAMPOBASSO. Un durissimo botta e risposta quello che vede protagonisti Costanza Carriero e Vittorino Facciolla.

Da un lato la vicepresidente dell’assemblea regionale del Pd, dall’altro il consigliere regionale che negli ultimi cinque anni è stato uomo di punta del governo di centrosinistra.

Da un lato lei, che chiede che, nel fissare le regole, si decida di non ‘sovrapporre’ le figure politiche con quelle istituzionali; dall’altro lui, che vuole mettersi in gioco e non ne fa mistero, che sostiene l’urgenza di avere un segretario ‘riconoscibile’, in grado di riportare l’attenzione su un partito che ha bisogno di ritrovare una sua identità chiara e che si dichiara già avulso dalle solite liturgie, dagli incontri ‘segreti’ con i maggiorenti del partito.

Carriero e Facciolla sono due anime di uno stesso luogo, il Partito democratico, che oggi pomeriggio si ritroverà per l’assemblea regionale. Un momento nel quale verranno fuori le differenze, le distanze, le diversità, le opinioni, le tempistiche e le metodologie che ognuno ritiene siano quelle più adatte a raggiungere lo scopo: ritrovare quello spazio occupato da altri ma non perso per sempre.

Il consigliere regionale, sul tema della incompatibilità tra segretario regionale del Pd e il ruolo di consigliere/assessore/sindaco e quant’altro ricoperto nella piccola o nella grande Istituzione auspicato dalla vicepresidente Carriero, ha detto senza filtri la sua: “sono fautore di una candidatura unitaria, forte. Il partito ha bisogno, oggi più che mai, di essere riconoscibile. E poi, il segretario regionale lo sceglieranno i cittadini, non i dirigenti che continuano a parlare tra di loro. Sia chiaro, io non farò mai alcuna riunione con i maggiorenti del partito, non mi presterò alle solite liturgie! Non mi hanno fermato ‘Le Iene’ e la Procura della Repubblica, figuriamoci se potrà farlo la Carriero!”.