All’attenzione del coordinamento regionale e della segreteria nazionale la richiesta di far slittare la data del congresso molisano, ma per ora resta confermato il 16 dicembre. Invocate la discontinuità con il passato e la ‘chiusura’ a chi usa il partito come un tram. Facciolla ‘sbotta’: “Impensabile che Aida Romagnuolo prenda l’8% di più del Pd”. La sana autocritica di Ovidio Bontempo: ”Comincio io, visto quello che è successo a Isernia”. Da Veneziale l’endorsement ai sindaci uscenti: “Siano sostenuti senza indugi”


ISERNIA. Critica, autocritica e anche un sano desiderio di rivalsa: sono i tre ‘ingredienti’ dell’assemblea regionale del Pd, che si è chiusa da poco a Isernia. Il ‘condimento’, questa volta e a dispetto delle scintille della vigilia, è stato il buonsenso. Concetti importanti espressi, però, con pacata fermezza.

facciolla assemblea pd isAl momento, rispetto alla richiesta di rinviare la data del congresso regionale (fissata e al momento confermata al 16 dicembre) per farla coincidere con quella nazionale, c’è la conferma delle indiscrezioni pubblicate ieri: la richiesta è stata comunicata stasera all’assemblea ed era già stata fatta pervenire alla segreteria nazionale del partito. Domani, a Roma, si terrà la direzione nazionale che stabilirà le tappe del percorso per arrivare alla individuazione del prossimo segretario. E, sulla base della tabella di marcia che appunto domani inizierà a prendere forma, si potrebbe considerare l’ipotesi di far coincidere la data del congresso nazionale con quella del congresso regionale. Ove mai tale richiesta avanzata da una parte dell’assemblea regionale del Pd non dovesse essere accolta, resterà valida la data di metà dicembre.

assembla pd 2Questioni procedurali importanti, ma che stasera hanno ceduto il passo ad una serie di considerazioni politiche sulle quali, di certo, si apriranno altre discussioni e tentativi di mediazione. Il primo paletto riguarda il veto, giunto da più voci, ai doppi incarichi: nessun problema personale e di rapporti tra singoli, ma la necessità che il nuovo segretario regionale del Pd goda di una autonomia politica che ne rafforzi il ruolo e le battaglie. Una persona ‘libera’ di svolgere il proprio ruolo politico senza alcun altro legame che ne rallenti l’attività. Il nodo, a ben guardare, è quello noto da tempo e oggetto di feroci critiche, nei mesi passati. Concetti questi espressi con la lucida analisi di Ovidio Bontempo – ex consigliere comunale di Isernia e componente del cordinamento che ha assunto su di sè le funziona di segreteria, direzione e segretario – che ha sottolineato l’importanza di fare autocritica. “La faccio io per primo, visti i risultati del Comune di Isernia che sono stati assolutamente diversi da quelli che ci aspettavamo. Sono d’accordo con l’identikit pensato da Vittorino Facciolla, persona di assoluta qualità così come Micaela Fanelli: ci vuole una candidatura forte e riconoscibile per la segreteria, ma sono contrario ai doppi ruoli per quella autonomia che è mancata in questi anni”.

Il secondo paletto è ‘legato’ al primo e lo ha spiegato Alberto Gentile, storico volto della sinistra isernina, che ha chiesto un po’ a sorpresa di iscriversi al Pd: “Visto quanto accaduto in questi mesi, chi ha attualmente oppure ha avuto nel recente passato ruoli istituzionali e politici, deve stare fuori almeno mezzo giro”.

Con questi due punti fermi, in pratica, resterebbero fuori dalla rosa dei ‘papabili’ molti dei nomi che le indiscrezioni darebbero in corsa per il ruolo di segretario regionale del Partito democratico. Come Facciolla o Carlo Veneziale, per sempio.