La lista ‘Provincia Amica’ modello di trasversalismo: si spazia da ‘MdP Articolo 1’ ai Sovranisti di Alemanno e Storace, passando per Forza Italia, la Lega e Orgoglio Molise. Un primo tentativo di creare un nuovo contenitore civico in vista delle elezioni Comunali o nostalgia del ribaltone di vent’anni fa?
di Lucia Sammartino
CAMPOBASSO. ‘Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto’. E’ la sintesi, spicciola, di quanto sta accadendo nella politica regionale partendo da un primo punto fermo e certo: la presentazione delle liste per il rinnovo del Consiglio provinciale.
Perché se Toma non va da Iorio (cioè non ottempera alla richiesta di un assessorato e resta in silenzio), allora Iorio va da Toma (con una lista ‘di disturbo‘ alla Provincia, un primo passo verso la guerra che poi potrebbe dichiararsi senza veli per le prossime Comunali).
Che qualcosa di strano stesse per accadere, era chiaro. E infatti, non a caso, quando questa mattina è cominciata a circolare l’indiscrezione di una civica, trasversale, ispirata dall’ex governatore Iorio, dall’ex presidente della Provincia di Campobasso De Matteis e dall’attuale consigliere regionale, presidente di commissione e sottosegretario Quintino Pallante, il disegno ha cominciato a prendere forma. E poi tutto si è palesato con la presentazione della lista “Provincia Amica”.
‘Provincia Amica’ accoglie tutti, senza distinzioni di appartenenza. Da ‘Mdp Articolo 1’ alla Lega, passando per ex candidati vicini ad Aldo Patriciello e a sindaci legati politicamente a Massimo Romano. Una dichiarazione di guerra, anche se con armi un po’ spuntate visto che la lista ha solo 9 candidati e non 10. Certo, anche il centrosinistra ha avuto difficoltà nel comporla, ma che le abbia l’ex presidente della Regione, da 30 anni saldamente in sella, è quantomeno un segnale da cogliere.
La verità, nonostante le dichiarazioni rilasciate da Gissi, è che la sinistra che Mdp incarna (si è dimesso solo ieri) è parte attiva in una lista che esprime chiaramente quel ‘civismo trasversale’ che, c’è da scommetterci, si paleserà alle prossime elezioni comunali. Ora, forse, è solo una idea embrionale, un primo tentativo che di certo sarà affinato e reso più adatto alle diverse esigenze politiche che si dovranno affrontare.
Un altro segnale da cogliere è la presenza in lista di Simona Valente, sindaco di Campochiaro, molto vicina politicamente a Massimo Romano. Tra l’altro, nella stessa lista c’è anche quella che era la sua sfidante alle elezioni comunali, Dorothy Albanese. Strana la politica: in Consiglio comunale rappresentano maggioranza e opposizione e in Provincia sono animate dallo stesso ‘sacro fuoco’.
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