La nota del presidente Nicola Felice che si rivolge alle istituzioni e alla dirigenza dell’Asrem, in seguito alle dichiarazioni del sindaco Sbrocca


TERMOLI. Alla ribalta delle cronache delle ultime ore l’allarme circa la soppressione del punto nascite presso l’ospedale San Timoteo di Termoli.
Il Sindaco Sbrocca, nonostante la dirigenza del nosocomio abbia dichiarato all’Ansa di non aver ricevuto alcuna comunicazione in merito, ha annunciato il taglio del reparto, attribuendo parte della responsabilità all’azione politica del Movimento Cinque Stelle.

Una nota polemica, cui adesso fa da eco il Comitato San Timoteo, per il tramite del presidente Nicola Felice. Questi ‘critica’ il silenzio delle istituzioni sino ad oggi, auspicando altresì a breve un incontro con Commissario ad acta (qualora venisse nominato) e vertici Asrem, al fine di studiare soluzioni per la salvaguardia di un presidio fondamentale per il Basso Molise.

“Questo Comitato da oltre un anno – si legge in un comunicato – ha richiesto in più occasioni un incontro, mai accordato, con la dirigenza dell’Asrem, il Commissario ad Acta e i vertici della regione. Si sono avute solo ‘calate’ sulla costa degli stessi dirigenti, incontrando esclusivamente i medici dell’ospedale, con la presenza costante del Sindaco Sbrocca. Da questi incontri emergeva, con dichiarazioni agli organi di informazioni, che il San Timoteo non correva alcun rischio, inoltre annunciavano aumento di personale, nuovi investimenti. Oggi, invece, – incalza Felice – i fatti dimostrano il contrario. Nello specifico, da quanto è dato sapere, per il punto nascita dell’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia, si può scongiurare la chiusura in quanto oltre ad aver avuto negli ultimi due anni un trend crescente delle nascite già da oggi si ha certezza che alla fine del 2018 il fatidico numero minimo di 500 nati sarà superato. Questo risultato discente soprattutto per accordi fatti dalla dirigenza molisana con altre strutture sanitarie presenti delle regioni limitrofe alla provincia di Isernia.

Diversamente – prosegue la nota – per l’ospedale San Timoteo di Termoli resta tutto il rischio di vedersi negare la deroga alla chiusura del punto nascita, in quanto l’anno 2015 che ha visto raggiunto i 500 nati, nei due anni a seguire il trend negativo è cresciuto fino a raggiungere nel 2017 solo 444 nati, e pare anche per il 2018 la meta non sarà raggiunto.

Ci sarà tempo e modo di rammentare a tutti, in primis al Sindaco Sbrocca, e con dati alla mano, i tanti appelli, documenti, proposte che il Comitato ha prodotto nei cinque anni dell’attività civica svolta, che purtroppo, visto lo stato comatoso in cui versa il servizio sanitario regionale e lo stesso ospedale San Timoteo, sembrano essere stati inutili. Mentre ora occorre l’unità e l’impegno di tutti, accantonando speculazioni di partitiche e quant’altro, come esclusivo fine di scongiurare la chiusura del punto nascita anche al San Timoteo.

Il Comitato non demorde e continuerà nella sua opera, – chiosa la nota – auspica che presto venga nominato il nuovo Commissario ad Acta, per avere, finalmente, un incontro con i vertici dell’ASREM e della regione, anche per capire, come si intende modificare il P.O.S. 2015-2018 ormai in scadenza, e quali nuove linee programmatiche si pensa di adottare nel nuovo Programma Operativo 2019-2022, soprattutto per l’ospedale San Timoteo, unico presidio per l’intero basso Molise e la medicina territoriale”.

 

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