HomeSenza categoriaAlluvione e danni, in Consiglio passa l’ordine del giorno Di Lucente-Tedeschi

Alluvione e danni, in Consiglio passa l’ordine del giorno Di Lucente-Tedeschi

I LAVORI. In Consiglio regionale, quindi, con l’immediata iscrizione dell’ordine del giorno Di Lucente-Tedeschi si stravolge (tanto per cambiare) l’agenda della seduta, ma il caso di specie necessita una immediata trattazione. Si affronta l’emergenza che segue la violenta ondata di maltempo che ha flagellato qualche giorno fa una vasta area della provincia di Isernia. Da Pettoranello a Carpinone, da Forli del Sannio ad Acquaviva d’Isernia, da Castelverrino ad Isernia stessa: fiumi di acqua che hanno allagato capannoni e distrutto attrezzature, campi coltivati, stalle e strade.

L’ordine del giorno a firma dei consiglieri dei Popolari per l’Italia segue quanto proprio ieri aveva già annunciato l’ex sindaco di Vastogirardi Andrea Di Lucente che, nell’immediatezza del ‘disastro’ – legato sì alle piogge torrenziali che si sono abbattute sulla zona, ma anche alla mancata o scarsa manutenzione degli argini dei fiumi –  ha sottolineato l’urgenza di intervenire al fianco degli imprenditori, degli allevatori e dei cittadini, ‘vittime’ a vario titolo dell’alluvione. In sintesi, si chiede al Consiglio regionale di impegnare il presidente Toma ad attivarsi immediatamente per stato emergenza e calamità, a reperire risorse straordinarie, a procedere alla messa in sicurezza del territorio partendo da una azione di prevenzione immediata sia con l’istituzione di un tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti, sia con l’attivazione di politiche e strumenti per il ripristino ambientale.

LA DISCUSSIONE. Il dibattito impegna l’aula per parecchie ore a causa di una diversa visione procedurale che le minoranze (anche questa volta si è rinnovata l’intesa politica tra Pd e Movimento 5 Stelle) hanno dell’iter da seguire: prima di attivare la richiesta di stato di emergenza al Governo ed eventualmente quella di stato di calamità, la Regione – secondo le loro tesi – ha la possibilità di intervenire direttamente con l’attivazione dello stato di emergenza regionale.

Su questa differenza di vedute, si registrano gli interventi della maggioranza (Tedeschi, Di Lucente e Nico Romagnuolo), del Pd (entrambi i consiglieri Facciolla e Fanelli) e del Movimento 5 Stelle (Primiani e Greco).

In sintesi il discorso delle minoranze parte dalla costatazione che la Regione Molise possa fare e pure tanto già da subito, attivando nell’immediatezza lo stato di emergenza regionale poiché sono a disposizione i 27 milioni per il dissesto idrogeologico. Quindi, i fondi programmabili per fare fronte all’emergenza ci sono, come sono disponibili immediatamente 20mila euro per la manutenzione degli argini del Carpino. La soluzione, per le minoranze Pd e 5 Stelle, sarebbe inserire nell’ordine del giorno della maggioranza la immediata attivazione dello stato di emergenza regionale, per poi procedere con le richieste successive ove mai se ne dovesse ravvisare la necessità. L’iter da seguire, come si è evidenziato negli interventi dei consiglieri Pd e dei portavoce del Movimento 5 Stelle è quindi chiaro: prima stato di emergenza regionale (così da attivare fondi immediatamente disponibili), appostamento delle risorse con responsabilità in capo alla Regione e infine, dopo le verifiche, le opportune richieste al governo.

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