Editoria, la Conferenza delle Regioni si appella al Governo. Toma: “Rivediamo il riparto dei fondi”

I contributi, oggi assegnati sulla base dei dati Auditel, penalizzano il Molise. Chiesta la revisione dei criteri utilizzati

CAMPOBASSO. Fondi per l’editoria, il presidente della Regione Donato Toma chiede di aprire la trattativa col Governo Conte. “Mi ero impegnato affinché la Conferenza delle Regioni intervenisse sul Governo – ha detto il presidente della Regione – per indurlo ad un ripensamento sulla norma contenuta nel ‘Milleproroghe’ che penalizza, di fatto, le emittenti televisive e radiofoniche locali. Ma anche per chiedere al Governo di rivedere la sua posizione relativa ai contributi all’editoria che, secondo quanto annunciato, nel prossimo triennio verrebbero ridotti progressivamente fino all’azzeramento”.

Ieri, il presidente Stefano Bonaccini, su mandato della Conferenza, ha chiesto ufficialmente un incontro con il ministro Luigi Di Maio e il sottosegretario Vito Crimi.

“Sarà l’occasione – ha aggiunto Toma – per comunicare ai referenti governativi i diversi criteri, da me indicati e condivisi in Conferenza delle Regioni, che proponiamo per il riparto delle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, in favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali. Riparto che, in forza della nuova normativa, ora avviene in base al numero dei dipendenti e ai dati di ascolto Auditel. In sede di Conferenza delle Regioni abbiamo convenuto, invece, che i parametri di valutazione non possono non tener conto del bacino demografico di riferimento delle emittenti. E che, pertanto, devono essere rapportati al numero di abitanti di ciascuna regione in cui operano le aziende radio-televisive”.

Quanto alla questione riguardante la riduzione e la paventata soppressione dei contributi all’editoria, secondo Toma dovrà necessariamente aprire un tavolo di confronto con il Governo, al fine di scongiurare il pericolo che molte testate, in assenza dell’intervento statale, finiscano sul lastrico e siano costrette a chiudere.

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