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Stop al trasporto dializzati, Calenda a Romagnuolo: basta selfie, pensi ai molisani

Prosegue lo scontro nella Lega, ma il coordinatore Mazzuto stempera i toni: normale diversità di vedute. Ma il clima teso resta


ISERNIA. Il caso del trasporto dializzati in provincia di Isernia continua a tenere banco nella Lega. Dopo l’affondo della capogruppo in Consiglio regionale Aida Romagnuolo contro la collega di partito Mena Calenda, che aveva additato il neo commissario ad acta per la sanità di presunte responsabilità, la consigliera isernina non le ha mandate a dire.

Senza rinunciare a un certo stile, ha comunque rispedito al mittente le accuse della Romagnuolo, con una nota in cui è tornata a parlare del ruolo del commissario medesimo. Un ruolo stranamente difeso dalla Romagnuolo dopo che, in aula, la stessa aveva ritenuto giusto votare con la maggioranza a sostegno del governatore Donato Toma, affinché le due figure di presidente e commissario ad acta coincidessero. Ma tant’è: oggi la Romagnuolo sta con Giustini e Calenda perciò taglia corto: non è con polemiche e selfie sui social che si risolvono i problemi. “Sollecito chi continua a creare dissapori e bagarre all’interno della Lega – scrive Calenda in una nota – affinché, al posto di continuare a scrivere comunicati polemici e inutili, si adoperi concretamente per i molisani. Le soluzioni ai problemi di questa regione non possono essere trovate pubblicando post o scattandosi selfie sui social network”.

Poi un ulteriore chiarimento sull’emodialisi: il commissario sarà anche non responsabile della cessazione del trasporto dializzati, decisione presa in capo all’Asrem. Ma ciò non toglie che il problema Angelo Giustini dovrà affrontarlo, eccome, “appena prenderà pieno possesso del suo ruolo per risolvere tale problematica, affinché l’Asrem faccia dietrofront e torni a prestare assistenza domiciliare soprattutto ai malati che non sono autonomi. Lo stop al servizio – argomenta la consigliera del Carroccio – secondo quanto riferitomi stamane dagli stessi vertici dell’Asrem, sarebbe stato adottato dalla stessa Azienda sanitaria senza che il commissario ad acta fosse informato. Se di equivoco si è trattato, però, questo è legato alle modalità e alla tempistica con cui l’Asrem ha comunicato la mancata proroga del servizio agli interessati per via telefonica e, per di più, solo lo scorso 24 dicembre. Sono certa che, qualora tale informazione fosse stata inoltrata qualche settimana fa e, soprattutto, per iscritto, attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno, tutto questo non sarebbe accaduto. In tal modo, probabilmente, si è preferito demandare la responsabilità, da parte di qualcuno, additandola al commissario Giustini. Resta il fatto che, ad oggi, gli stessi 27 dializzati ancora non ricevono nessuna comunicazione scritta della cessazione del servizio”.

“In questi giorni – prosegue Calenda – ho più volte ascoltato dirigenti dell’Azienda sanitaria regionale sostenere che, attraverso la revoca del servizio e il rimborso di un quinto del carburante ai dializzati che quotidianamente devono raggiungere l’ospedale, è stato uniformato il servizio in tutta la regione. A mio parere, però, si tratta di un livellamento verso il basso, eliminando una prerogativa del Distretto di Isernia che sarebbe potuto essere preso d’esempio negli altri territori”.

Sul tema è intervenuto anche il coordinatore regionale leghista, Luigi Mazzuto, che ha voluto stemperare i toni dopo lo scontro tra le due consigliere. “In quanto alle posizioni assunte in passato e per il futuro delle due esponenti regionali della Lega in merito a problematiche che riguardano i cittadini, esse rispondono al ruolo che ricoprono e la diversità di vedute è un atto di democrazia partecipativa, non certo possono essere considerate atti di ribellione o di discrasia interna. Ovvero – ma qui Mazzuto è più sibillino – gli stessi saranno considerati con il codice di comportamento interno”.

Preso atto, poi, dell’interessamento della Calenda al problema dializzati, l’assessore/coordinatore ha chiesto, a sua volta, con la massima urgenza un incontro alla dirigenza Asrem per trovare una soluzione definitiva. Con un avvertimento preventivo: laddove le decisioni per la riorganizzazione della sanità in Molise dovesse far registrare passaggi che mettono in difficoltà gli utenti, o per meglio dire i pazienti, la Lega “non farà mancare la sua voce forte e chiara, e lo diremo anche al neo commissario ad acta, appena avremo il piacere di incontrarlo. Fermo restando che interventi ci saranno anche attraverso gli organi preposti della Regione Molise.

 

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Pasquale

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