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Isernia, troppi bimbi in piedi sugli scuolabus: protestano i genitori

Pullmini pieni e alunni impossibilitati a sedersi e costretti a viaggiare senza accompagnatore. Le famiglie chiedono soluzioni immediate


ISERNIA: Scuolabus pieni, bimbi in piedi e senza accompagnatori. A Isernia protestano i genitori degli alunni che ogni giorno si servono del servizio di trasporto messo a disposizione dal Comune per raggiungere gli istituti della città che ospitano le scuole primarie. A ciò va aggiunto il fatto che, per carenza di fondi, Palazzo San Francesco non ha previsto accompagnatori sui pullmini, nonostante una sentenza della Cassazione del 2010 che stabilisce come gli enti siano comunque tenuti a “garantire la presenza di un accompagnatore, oltre all’autista, nella gestione del servizio di trasporto scolastico” e ciò in considerazione dell’età dei trasportati.

In diversi casi, il numero dei posti a disposizione sul pullmino del Comune pentro risultano inferiori a quelli realmente necessari. Ciò accade soprattutto per quel che concerne i mezzi che svolgono il servizio nel quartiere San Lazzaro.

A sollevare nuove polemiche un episodio accaduto qualche giorno prima dell’inizio delle vacanze per le festività natalizie. Lo scuolabus stava per ripartire proprio da una delle fermate di San Lazzaro e una mamma ha notato che c’erano parecchi bimbi in piedi. Per questo ha fatto presente la cosa all’autista e poi ha chiesto l’intervento di un vigile urbano. Alla fine, dopo un’animata discussione, si è deciso di far scendere sei bambini che sono tornati a casa a bordo di un altro scuolabus, con il veicolo che ha dovuto modificare, allungandolo, il percorso previsto sollevando polemiche da parte delle famiglie, perché i figli sono tornati in ritardo e su un mezzo diverso. Nonostante viaggiassero seduti e al sicuro.

Dell’accaduto è stato informato il dirigente comunale competente, che ha ipotizzato una soluzione almeno per quel che concerne la presenza degli accompagnatori. Al vaglio dell’ente c’è la possibilità di impiegare i lavoratori socialmente utili che al momento si stanno occupando della manutenzione dello stadio comunale. Ma si tratta di una strada percorribile soltanto quando la struttura verrà presa in carico dal gestore vincitore della gara che affidava appunto il servizio di manutere l’impianto a terzi. 

Al momento dunque, tutto resta come è. E per questo le famiglie chiedono soluzioni perché a rischio c’è la sicurezza dei loro bambini.

 

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Deborah

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