La frazione di Acquevive a Frosolone ha celebrato la serata con canti e degustazione dei prodotti tipici locali
FROSOLONE. Tra fede e tradizione anche quest’anno si è rinnovato l’antico rito del fuoco acceso in onore di Sant’Antonio ad Acquevive, frazione di Frosolone.
E’ questo uno degli eventi più attesi dalla comunità, comune a tante altre realtà italiane e accompagnato dalla benedizione degli animali. Come ogni anno il rito è stato accompagnato da canti e degustazione dei cibi della tradizione locale.
La frazione di Acquevive è stato da sempre terra di allevatori di bestiame, mucche prevalentemente, e i suoi abitanti ancora oggi, hanno una devozione particolare per il Santo protettore degli animali ed ogni anno, davanti al falò numerosi gruppi di musicanti girano di casa in casa per cantare la canzone di Sant’Antuon’ come augurio di prosperità per il bestiame e per le famiglie, le quali ringraziano ricambiando con l’offerta dei prodotti tipici, frutto del loro lavoro di allevatori ed abili casari.
Tra i protagonisti dell’evento la famiglia Colantuono, famosa in tutto il mondo perché da secoli tramanda e rinnova il rito della transumanza.
Sant’Antonio Abate è il santo del fuoco per antonomasia. Numerose leggende tradizionali lo legano alle virtù della fiamma. Il santo è figura ambivalente dal momento che, insieme, protegge il fuoco e protegge dal fuoco.
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