Consultazioni in corso tra d’Apollonio e i gruppi di centrodestra. I Popolari insistono sulla presidenza del Consiglio, ma Lombardozzi potrebbe cedere il passo solo in cambio di un posto in Giunta. Forza Italia chiederà l’azzeramento dell’esecutivo in via preliminare e l’intervento dei vertici regionali. Ritorna in auge il possibile ingresso in maggioranza di Cosmo Tedeschi: da non escludere l’ipotesi dei 9 assessori
di Pasquale Bartolomeo
ISERNIA. Lavora a comporre le tessere del mosaico. Accontentare tutti, garantirsi altri due anni e mezzo di mandato e non dipendere da nessuno.
Non vuole tralasciare nulla, Giacomo d’Apollonio. Il sindaco di Isernia, dopo la crisi esplosa in Consiglio comunale lo scorso 8 febbraio sull’elezione – eventuale – del nuovo presidente dell’assise, sta ascoltando i desiderata di tutti. Per trovare almeno quei 5 voti che gli consentirebbero di superare il guado, stando così al sicuro dalla piena che potrebbe travolgerlo prima del tempo. Il primo cittadino, dunque, prosegue nelle consultazioni di gruppi e partiti del centrodestra per (ri)trovare una maggioranza e rilanciare l’azione amministrativa. Consultazioni che dovrebbero terminare entro la settimana, e non oltre, visto che d’Apollonio ha tutto l’interesse a non trascinare a lungo una crisi che potrebbe lasciarlo senza i numeri in vista dell’approvazione del bilancio di previsione, che arriverà in assise probabilmente ai primi di marzo.
L’astensione, in sostanza, è stata un preciso segnale di volontà di collaborare. Di qui la trattativa delle ultime ore, con il Carroccio rappresentato dal coordinatore regionale Luigi Mazzuto, che avrebbe garantito al sindaco il sostegno del suo partito con i 3 consiglieri Mena Calenda, Stefano Testa e Gianluca Di Pasquale (tutti eletti in liste diverse dalla Lega, nel 2016). In cambio, tuttavia, di un assessorato che quasi certamente spetterebbe a Testa. Già, perché Calenda, consigliere regionale in carica, è incompatibile con le cariche di presidente provinciale, sindaco e assessore dei comuni compresi nel territorio della regione, come stabilito dall’articolo 65 comma 1 del Testo Unico degli enti locali; mentre Di Pasquale ha aderito al Carroccio soltanto nelle ultime settimane e, lavorando fuori regione, avrebbe in teoria meno tempo da dedicare alla causa. Testa, dunque, che al ballottaggio del giugno 2016, con la sua lista civica ‘Persone e idee per Isernia’ sostenne proprio d’Apollonio, sarebbe il favorito ‘per esclusione’. E la Lega, che alle Comunali 2016 non c’era, otterrebbe rappresentanza e dignità politica anche nell’esecutivo, aumentando così il proprio potere contrattuale nel centrodestra molisano.
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