Timori per il rilancio dell’azienda di Bojano e del settore avicolo molisano, dopo l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico. Sull’argomento l’interrogazione dei dem Fanelli e Facciolla, che hanno chiesto la convocazione di un Consiglio regionale monotematico


CAMPOBASSO. Niente macello. E un bando di gara per la vendita del secondo lotto dell’ex Arena a prezzi troppo elevati: 3 milioni e 700mila euro. Nuove ombre sul futuro della Gam, dopo il passo indietro di Amadori, che nel vertice che si è svolto ieri al Ministero dello Sviluppo economico ha fatto sapere di voler rivedere il progetto di rilancio dell’azienda di Monteverde di Bojano.

Tutto da ripensare. Dagli investimenti alle assunzioni. Abbastanza da gelare le aspettative dei sindacati e della Regione. “Ci aspettavamo un bando diverso – il commento del governatore del Molise Donato Toma – ci sono delle criticità che potrebbero provocare problemi all’azienda”.

Criticità superabili? La risposta si avrà nei prossimi giorni. Dopo la riconvocazione del tavolo della trattativa al Mise. Ma per i sindacati il problema maggiore è che a questo punto è a rischio il rilancio della filiera del pollo molisano. Che con l’acquisizione di Amadori sembrava certezza. Il bando pubblicato dal Tribunale non indica che tipo di attività dovrà essere localizzata nello stabilimento ex Gam. Chi acquisterà (se acquisterà) il lotto potrà decidere liberamente che farne. E tutto torna in discussione.

Sull’argomento i consiglieri del Pd Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla hanno presentato un’interrogazione al governatore Donato Toma. “Nonostante tutte le rassicurazioni e gli impegni assunti dal presidente della Regione e dalla Giunta nei confronti dei lavoratori impiegati e del rilancio della filiera avicola – hanno dichiarato Fanelli e Facciolla – apprendiamo che dal Mise si registra un totale fallimento di tutti i piani messi in atto”.

“Se non otterremo risposte celeri e soddisfacenti, proporremo immediatamente la convocazione di un Consiglio regionale monotematico (e chiederemo anche agli altri consiglieri, di maggioranza e di minoranza, di sottoscrivere la nostra richiesta) deputato a comprendere lo stato di attuazione di altri sei mesi di cassa integrazione, ma soprattutto se e come si vuole rilanciare la filiera avicola. È questo il momento di agire e trovare soluzioni concrete e durevoli, anche attraverso l’utilizzo di risorse regionali, altrimenti ci troveremo di fronte ad un’altra emergenza occupazionale e sociale, che il Molise non può più permettersi”.

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