HomeSenza categoriaBallottaggio, Durante all’attacco: con Gravina, per dire basta ai ‘globetrotters’ della politica

Ballottaggio, Durante all’attacco: con Gravina, per dire basta ai ‘globetrotters’ della politica

Una amministrazione, quella che troverà Gravina o la sua competitor “ma non con il mio voto”, il cui stato di salute è di certo migliore rispetto a quello che è stato dipinto. “E sono certo che Roberto sindaco nominerà un amministratore unico alla Sea, renderà i parcheggi pubblici, si adopererà per il bando del Tpl in tempi brevi e si batterà come un leone per i 18 milioni del Bando Periferie” continua, girando anche il coltello nella piaga di quello che il centrosinistra (con gli stessi uomini che oggi potrebbero diventare assessori nella giunta D’Alessandro, ndr) non è riuscito a fare.

Dichiarare apertamente e a livello personale di appoggiare Gravina contro la destra rappresentata dal candidato Maria Domenica D’Alessandro, non significa entrare in guerra con il Partito Democratico. Anzi, “sono nel Pd e ci resto con convinzione enorme”. In attesa della riunione, convocata per domani sera, del circolo cittadino di Campobasso e della direzione regionale che si riunirà mercoledì (due momenti nel corso dei quali si affronterà il tema del ballottaggio), nel partito non si ragiona ancora del risultato locale “perché questo percorso di confronto e di analisi – commenta Durante – ha bisogno di serietà e consapevolezza, per questo la sconfitta deve sedimentare per evitare che si arrivi ai conflitti”.

La sconfitta, già. Ma perché si è arrivati ad essere esclusi dal ballottaggio? “Abbiamo commesso errori che abbiamo pagato: le mancate Primarie di coalizione probabilmente hanno indebolito la figura del candidato sindaco. Io le ho chieste prima e dopo il 4 marzo – ricorda Durante – poi ho scelto di non arrivare all’uno contro l’altro. Gli esiti mi hanno dato purtroppo ragione. Le Primarie saranno pure un istituto imperfetto ma diventano momento di aggregazione, di unione, di alleanze. Non abbiamo fatto questo passo e nonostante il sostegno forte ad Antonio Battista, le cose sono andate così. Il Pd offre le Primarie, non si devono chiedere. E’ evidente che ognuno si assumerà le proprie responsabilità”.

Si avvicina l’ora del redde rationem: numeri in crescita rispetto a quelli registrati un anno fa con le Regionali ma la batosta subita a Campobasso pesa e fa male. “Il Pd è l’unica risposta, l’unica possibilità di opporsi a questa brutta destra, sia a livello nazionale sia a quello locale. La sinistra deve ritrovare la strada dell’unità, per tornare ad essere punto di riferimento. Basta con la scissione dell’atomo…”. Una chiamata alle armi, quella di Durante.

Votare Gravina, sia chiaro, non significa dare vita ad una sperimentazione politica. “Avrei voluto un apparentamento esposto e sull’idea di un laboratorio preliminare alla presentazione delle liste ho provato a ragionare 3 mesi fa. Ribadisco: il mio voto personale andrà a Roberto Gravina ma non al Movimento 5 Stelle”.

E, nel ragionamento a tutto campo, entra anche il movimento civico ‘Io amo Campobasso’. Michele Durante non ha dubbi: “nessuna responsabilità nella sconfitta, al centrosinistra hanno portato legittimamente le loro idee e il loro progetto. Forse, con le Primarie, si sarebbero potute fare altre valutazioni, forse avrebbero potuto partecipare con un proprio candidato”.

Chissà. Del resto, del senno di poi….

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