Giampiero Mancini respinge le critiche: “Nessun fritto misto. A Isernia governa il centrodestra”

La replica del consigliere delegato al bilancio alle accuse mosse in aula dall’esponente di Alleanza per il Futuro e omonimo Giovancarmine Mancini

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ISERNIA. L’amministrazione di palazzo San Francesco è interamente di centrodestra e dialoga costantemente con quelle anime della stessa area che non siedono tra i banchi della maggioranza. Le critiche appartengono ai singoli. Questa in sintesi la posizione del consigliere delegato al bilancio del Comune di Isernia, Giampiero Mancini, che replica all’atto sferrato in aula, nel corso dell’ultima riunione dell’assise civica, dall’esponente di Alleanza per il Futuro Giovancarmine Mancini.

Quest’ultimo, evidentemente non soddisfatto dell’operato degli amministratori in carica, ha definito la squadra di governo cittadino “un fritto misto”, non certo espressione del centrodestra: “Noi, la Lega e Forza Italia – ha detto testualmente – siamo compatti e non siamo in questa maggioranza, che è composta da un fritto misto che continua a far friggere Isernia e i suoi cittadini”.
Di qui l’aspra valutazione del consuntivo 2018 portato in aula e approvato, con forti rimostranze per il mancato inserimento nel documento di 1,2 milioni di fondi per le scuole. Ma anche per il mancato pagamento dei fornitori e per l’assenza di una posizione politica sul caso ‘strisce blu’.

Ed ecco che Giampiero Mancini non ci sta e risponde punto per punto. “E’ un visionario, perché ciò che vede non trova riscontro nella realtà – dice – La giunta comunale è una perfetta sovrapposizione di quella regionale, al netto della Lega con la quale c’è un dialogo continuo e sicuramente ci sarà una convergenza su alcuni punti importanti. Per il resto i voti contrari incassati in assise sono il suo (di Giovancarmine Mancini, ndr), che rappresenta solo se stesso, e quello di Raimondo Fabrizio che, in questo caso, è una voce fuori dal coro”.

Poi la puntualizzazione sulle altre criticità sollevate. “Sui fondi alle scuole – ancora Giampiero Mancini – ribadisco che i soldi non sono persi. I soldi sono andati nell’avanzo vincolato e, approvato il rendiconto, saranno ora stanziati. Per quanto concerne le fatture, invece, – ancora il consigliere delegato al bilancio – la politica non entra del merito dei pagamenti, ma si adopera per procurare risorse atte a soddisfare gli impegni. L’unico dato certo e inconfutabile è che noi abbiamo sottratto un milione e mezzo della nostra programmazione per mettere risorse che altri avevano utilizzato senza disporne, segno di amministrazioni che navigavano a vista e di cui Giovancarmine Mancini faceva magari anche parte”.

 

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