I risultati della campagna di monitoraggio durata due anni sono chiari: i valori dei parametri sono talmente ridotti da risultare inferiori ai limiti di rilevabilità degli strumenti, non c’è alcuna impronta dell’impianto sullo stato ambientale dell’area
POZZILLI. Non c’è alcuna correlazione tra il funzionamento dell’impianto di termovalorizzazione di Pozzilli e la qualità dell’aria. È questo il risultato della campagna di monitoraggio ambientale biennale (2017/2018) prevista dall’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nel 2015 e attivata da Herambiente nell’ambito di uno specifico Protocollo condiviso con Comune di Pozzilli, Regione Molise e Arpa Molise.
L’intera campagna è stata definita insieme ad Arpa Molise e mirata al monitoraggio di tutti i parametri considerati caratteristici della termovalorizzazione: il particolato atmosferico PM 2,5, diossine, furani e metalli, Pcb. Dai dati misurati emerge che la presenza di PM2,5 è conforme ai limiti di qualità dell’aria mentre quella degli altri composti è per lo più inferiore ai limiti di rilevabilità degli strumenti e che la qualità dell’aria nelle aree considerate potenzialmente interessate dalle ricadute dell’impianto in realtà è assolutamente confrontabile e analoga a quella di aree estranee a ogni influenza.
In sostanza, dal monitoraggio non risultano impatti significativi sulla qualità dell’ambiente.
La campagna di monitoraggio è stata condotta per due anni consecutivi, così da indagare lo stato della qualità dell’aria in tutte le condizioni meteorologiche e climatiche. Per realizzarla, sono stati individuati i due punti considerati di massima ricaduta dell’impianto, entrambi nel Comune di Pozzilli, uno a nord-est e uno a sud-ovest rispetto all’impianto. Un terzo punto, nel comune di Filignano, è stato preso come riferimento (cosiddetto “bianco”), in quanto situato in un’area non coinvolta da eventuali ricadute del termovalorizzatore.
In tutti e tre i siti sono state posizionate a inizio 2017 strumentazioni di campionamento per la rilevazione dei medesimi composti. Il monitoraggio è proseguito fino a dicembre 2018 per poi passare all’analisi dei dati misurati. La concentrazione delle polveri sottili (PM2,5) nell’area di studio risultano inferiori ai limiti di qualità dell’aria. Per tutti gli altri parametri monitorati, le concentrazioni sono sempre risultate inferiori ai limiti di rilevabilità. Unica eccezione nel 2017 per alcuni metalli che sono stati rilevati in basse concentrazioni a Filignano, probabilmente riconducibile ad attività umane quali traffico, pratiche agronomiche, ecc…, e per il parametro Pcb, che nell’estate del 2017 ha fatto rilevare valori leggermente sopra la soglia di rilevabilità presso tutti e tre i punti di monitoraggio, probabilmente a causa agli incendi estivi che hanno caratterizzato quella stagione.
Le conclusioni del monitoraggio, che dimostrano come l’impianto non abbia significativi impatti sulla qualità ambientale della zona, è dovuto all’impegno della società, fin dal 2012, anno di acquisizione da parte di Herambiente, sul fronte degli investimenti, con l’obiettivo di migliorare il processo produttivo, attraverso l’utilizzo delle tecnologie più avanzate a disposizione, per ridurre al minimo l’impatto ambientale, tanto da raggiungere livelli di eccellenza tali da far guadagnare la Registrazione Emas all’impianto, il massimo grado di certificazione ambientale europea, primo impianto di produzione energetica da rifiuti del Sud Italia ad avere ottenuto questo riconoscimento.
L’impianto è inoltre soggetto a monitoraggi e verifiche costanti, svolti sia dalla stessa Herambiente sia da organi competenti. I controlli vengono effettuati nella massima trasparenza e chiunque può verificarne gli esiti: i principali parametri delle emissioni sono analizzati infatti ogni 60 secondi, trasmessi ad Arpa Molise, pubblicati e aggiornati ogni mezz’ora sul sito www.herambiente.it. Attraverso la combustione, l’impianto consente anche la produzione di una quantità di energia elettrica tale da soddisfare il fabbisogno annuo di quasi 100.000 abitanti.
“Sottolineo positivamente l’attività svolta da Arpa Molise di validazione del protocollo di monitoraggio ambientale realizzato da Herambiente nell’area circostante l’impianto di termovalorizzazione – dice Nicola Cavaliere, assessore all’ambiente della Regione Molise – confermando l’importanza del ruolo dell’agenzia regionale nella sua funzione di soggetto pubblico di prevenzione e controllo della salute della comunità locale. Esprimo soddisfazione per i risultati dell’indagine che confermano la corretta gestione dell’impianto e l’assenza di impatti significativi sull’ambiente, rilevando l’importanza di avere sul nostro territorio un’azienda come Herambiente che investe in sviluppo e sostenibilità in un settore a sorveglianza speciale con ricadute significative sull’economia regionale in termini di ricchezza prodotta e distribuita, di crescita del tessuto imprenditoriale e di valorizzazione del capitale presente nel nostro territorio”.
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