Mostra Bonsai nel Giardino della Flora Appenninica

Appuntamento il 25 agosto prossimo. La manifestazione è organizzata dall’associazione Molise Bonsai

CAPRACOTTA. L’associazione Molise Bonsai presenta una ‘mostra Bonsai’ nel Giardino della Flora Appenninica di Capracotta. Appuntamento il 25 agosto prossimo, in uno scenario suggestivo e del tutto naturale.

La manifestazione, che partirà dalle ore 10:00 del mattino e terminerà nel primo pomeriggio, sarà suddivisa in vari eventi di divulgazione dell’arte del bonsai e dell’importanza della preservazione della biodiversità locale. Nella tarda mattinata, con la presenza di un istruttore nazionale UBI (unione Bonsaisti Nazionale) Massimo Padovano, ci sarà una lavorazione di una essenza mediterranea di grande interesse. Inoltre per tutto il giorno grazie alla disponibilità della dottoressa Carmen Giancola, sarà possibile programmare delle visite guidate all’intero dell’Orto Botanico.

L’evento si terrà anche in caso di maltempo poiché la mostra bonsai sarà in parte allestita al coperto. Tutti gli appassionati e interessati sono invitati a partecipare.

Ad allietare la visita ci sarà altresì un coffee break gentilmente offerto dall’associazione.

UN PO’ DI STORIA SUL BONSA: Tutto nasce in Cina quando i pastori nomadi, costretti a percorrere centinaia di chilometri per spostare le greggi, non avendo a disposizione i moderni medicinali, avevano come unica farmacia “Madre Natura”. Così, grazie all’utilizzo delle piante officinali, nacque l’esigenza di trasportare con sé le essenze medicali in vaso. Da uso curativo, il bonsai in oriente, il Giappone ne è la madre patria, assumono un ruolo puramente decorativo a tal punto da diventare un’arte amata in tutto il mondo. Oggi, in Europa e in Italia in particolare, le piante mediterranee sono molto utilizzate per creare dei meravigliosi bonsai. Gli ulivi e gli olivastri, il cosiddetto ulivo selvatico (Olea europaea sylvestris), sono sempre più presenti nelle mostre di settore. Anche dai maestri giapponesi, che dall’alto delle loro tradizioni non molto avvezzi alle novità, si è avuto il giusto riconoscimento. A tutti gli effetti i bonsai di casa nostra (latifoglie e caducifoglie) sono diventati nel tempo piante all’altezza delle più blasonate essenze di pino o di ginepro, eccellenti cultivar orientali.

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