Un gruppo di cittadini spiega le ragioni del malcontento all’indomani delle polemiche sollevate in paese
MACCHIAGODENA. “A Macchiagodena non è in atto alcuna rivolta”. Lo assicura un gruppo di cittadini, intervenuto per fare chiarezza in merito a quanto sta accadendo in paese, all’indomani delle polemiche mosse nei confronti del parroco, don Franco. “Malcontento – affermano – è la parola giusta per definire il sentimento di uno sparuto numero di fedeli che da qualche tempo, mosso da ragioni personali, sta generando tensioni strumentali, imbarazzo e disagio nel paese.
Nello specifico ci preme puntualizzare che don Franco è noto nella comunità per essere un parroco dalla personalità forte, dogmatico e diretto nelle prese di posizione, suscitando spesso con le sue omelie sussulti di coscienza e animosità nei fedeli, così come è nota la sua sensibilità e la sua disponibilità a rivedere le sue posizioni e a riconoscere i propri errori nel momento del confronto, onesto e leale.
Nonostante questo malcontento, acutizzato ad arte con richieste di allontanamento del parroco alle quali la comunità, a dimostrazione del forte legame esistente, ha risposto con una raccolta di firme ( oltre 500 ) sottoposte al vescovo monsignor Giancarlo Bregantini che, riconoscendone la possenza spirituale e pragmatica, lo ha designato quale cappellano presso l’Ospedale Cardarelli di Campobasso.
Inutile nascondere che anche don Franco, come altri parroci, deve far fronte e risolvere le tante difficoltà caratteristiche dei momenti di ritenzione economica e spirituale intrinseche dei tempi che stiamo vivendo. In qualità di amministratori della Chiesa i parroci sono chiamati ad utilizzare nel migliore dei modi le risorse che la comunità devolve per affrontare le spese essenziali.
Sentito il parroco a riguardo dell’entità delle spese delle diverse chiese dislocate sul territorio ed i fondi raccolti per soddisfare i servizi minimi, lo stesso, dispiaciuto, non ha nascosto di essere in grande difficoltà per la mancanza di risorse da destinare al pagamento delle utenze essenziali a garantire ai fedeli comode e confortevoli funzioni religiose. Ci ha raccontato di avere una spesa minima annua per le utenze base acqua , riscaldamento, energia, Imu ecc. ecc.) che si aggira intorno ai 20.000,00 euro.
Page: 1 2
Necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Per fortuna nessuno è rimasto ferito GUARDIAREGIA. Momenti di…
Concorreranno 9 istituti scolastici molisani TERMOLI. Tutto pronto a Termoli per la seconda edizione delle…
Le parole dell’esponente del Pd, sulle indicazioni del fronte progressista CAMPOBASSO. Joe Mileti e Manuela…
Ad annunciarlo la sindaca Paola Felice. Un evento molto atteso, che manca da anni, che…
Le parole del candidato sindaco del centrodestra, che annuncia un piano di recupero del borgo…
Il messaggio di auguri CAMPOMARINO. È ricorso, il 3 maggio, il sessantesimo anniversario dell'ordinazione presbiterale…