La decisione del gup di Velletri. Il 25enne originario di Vinchiaturo, assistito dall’avvocato Silvio Tolesino, ha scelto il rito ordinario. Processo al via il 26 marzo. L’ex compagna e madre della piccola pestata ha, invece, optato per il rito abbreviato
VELLETRI. È stato rinviato a giudizio federico Zeoli, 25enne originario di Vinchiaturo accusato di tentato omicidio, violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti della bimba di soli 22 mesi, figlia della sua ex compagna.
La vicenda è nota alle cronache locali e nazionali come il ‘caso di Genzano’, maturato in un contesto sociale difficile.
I fatti risalgono al febbraio del 2019. Il giovane, come egli stesso avrebbe ammesso nell’immediatezza dell’arresto, verosimilmente “in preda ad un raptus”, pestò la piccola, riducendola in fin di vita, perché piangeva troppo.
E la bimba è stata dichiarata fuori pericolo solo dopo settimane di ricovero nel Reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Bambin Gesù di Roma.
Stamane è stata celebrata, nel tribunale di Velletri, l’udienza preliminare. A comparire dinanzi al giudice oltre a Zeoli, la madre della bimba, Sara Valli Nanni. Dopo la costituzione delle parti civili, la donna ha optato per il rito abbreviato e la sua posizione sarà vagliata a metà aprile dallo stesso magistrato.
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