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Riapertura Viadotto Sente, Ricci: basta sceneggiate, in via di definizione la convenzione con Anas

A proposito di tempo perduto (sic!), vorrei ricordare che, subito dopo il mio insediamento alla Presidenza della Provincia, ho preso di petto la situazione dell’isolamento conseguente alla chiusura del viadotto Sente.
Nel giro di pochi mesi, grazie al finanziamento della Regione Molise, sono stati eseguiti ulteriori interventi di messa in sicurezza della viabilità alternativa, che hanno consentito di rimuovere il divieto di transito inizialmente previsto per i mezzi di maggiore carico (in particolare, i pullman con 50 posti), con una mia personale assunzione di responsabilità: e ciò per consentire ai lavoratori, agli studenti, ai cittadini di potere raggiungere Agnone in tempi ragionevoli.
Inoltre, a novembre, quando c’è stata la riunione al Ministero con Anas, la Provincia era pronta con il bando per il monitoraggio del viadotto: questo avrebbe consentito di portarci avanti di molto sul lavoro da fare.
Ci venne chiesto in quell’occasione di soprassedere e di fare gestire il finanziamento da ANAS: ne presi atto, pur consapevole – almeno io, ma ebbi modo di farlo presente in quell’occasione – che questo avrebbe comportato la perdita di alcuni mesi.
Ora – affonda Ricci – vedo sceneggiate in giro, e in qualche modo mi sorprendo dei tempi e dei modi di tale sensazionalismo a tutti i costi.
Certo, a questo punto mi domando perché qualcuno non abbia pensato di inscenare qualcosa del genere anche quando il Ministero, attraverso il Provveditorato alle Opere Pubbliche, ha frapposto ostacoli discutibili all’intervento di messa in sicurezza previsto dalla Provincia, che probabilmente avrebbe consentito di riaprire il Sente in tempi molto più rapidi.
O, quanto meno, mi chiedo come mai, quando lo stesso Provveditorato ha ritenuto che un intervento da due milioni di euro non avrebbe consentito la riapertura del Sente, qualcuno non ha alzato la voce per ottenere dal Governo i fondi necessari per realizzare l’intervento come prospettato dal Provveditorato.
Infatti, se il Governo avesse concesso alla Provincia di Isernia l’intero ammontare necessario per realizzare l’intervento indicato dal Provveditorato alle Opere Pubbliche, probabilmente adesso non si starebbero rincorrendo le carte, ma si sarebbe prossimi all’inizio dei lavori.
Lascio agli altri le polemiche e le sceneggiate – conclude il presidente della Provincia – Io, insieme agli amici consiglieri provinciali, in primis Linda Marcovecchio e Daniele Saia, e agli amministratori comunali, abbiamo un territorio da amministrare e i suoi problemi, a partire dalla chiusura del Sente, da risolvere”.

 

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