Approvata all’unanimità la mozione che prevede azioni di riqualificazione per il comparto turistico invernale. Innevamento artificiale da potenziare, per evitare di ripetere stagioni fallimentari come quella in corso


CAMPOBASSO. Campitello Matese e Capracotta uniche stazioni sciistiche italiane a non essere riuscite a garantire l’avvio della stagione invernale.

Una situazione di emergenza, quella che si è verificata quest’anno, dovuta certo alle temperature oltre la media, ma anche del malfunzionamento dell’impianto di innevamento artificiale e degli impianti di risalita. Con gravi danni per il comparto turistico e per l’economia della regione.

Se ne è parlato nella seduta monotematica di oggi del Consiglio regionale, in cui è stata discussa e approvata all’unanimità una mozione sottoscritta da tutti i consiglieri, che affida al governatore Toma l’impegno ad avviare tutte le procedure di liquidazione delle società ancora esistenti e a trasferire al Comune di San Massimo la titolarità degli impianti di risalita e le somme necessarie per l’ammodernamento degli impianti e dei servizi.

Ma anche a istituire un tavolo permanente con i Comuni e gli operatori interessati e a inserire in bilancio finanziamenti adeguati per il rilancio delle stagioni sciistiche, promuovendo iniziative per garantire l’attività sportiva e turistica nei Comuni di San Massimo, Roccamandolfi e Capracotta.

“Una brutta pagina di pianificazione territoriale – l’ha definita il capogruppo del Pd Micaela Fanelli – che oggi può trasformarsi in percorso virtuoso di scelte coraggiose per il futuro di Campitello Matese, del Parco del Matese e per tutto il Molise. Bisogna ridare centralità ai territori, agli operatori e ai lavoratori che vivono la montagna, per poi fare un passaggio nella legge di stabilità regionale. Proprio per questo non ci fermiamo qui, insieme ad altri colleghi, abbiamo presentato la richiesta di consiglio monotematico sul Parco del Matese. Intanto occorre fare chiarezza sul finanziamento di 10 milioni di euro per Ecomont”. 

“Oggi abbiamo registrato una tappa importante, di un percorso che tende a rivoluzionare l’intero sistema gestionale del settore – hanno dichiarato i consiglieri del M5s – In passato abbiamo denunciato più volte lo sperpero di denaro pubblico, le strutture fatiscenti, i fondi disponibili ma fermi, il sistema di ‘scatole cinesi’ che ha frenato lo sviluppo di Campitello Matese. Lo scorso anno la Regione avrebbe potuto rompere questo sistema ma non lo ha fatto, quando ha deciso un accorpamento societario non risolutivo, come avevamo denunciato già a febbraio 2019”.

“Attendiamo la Giunta alla prova dei fatti – hanno dichiarato ancora i Cinque stelle – Dal confronto con chi ‘vive di montagna’ è venuto fuori un concetto: finora la Regione Molise ha fallito nella gestione di un patrimonio naturale che da decenni langue, Regione che deve smetterla di (non) saper fare l’imprenditore, per tornare a fare programmazione”.

“Per la prima volta – la riflessione del consigliere Michele Iorio – i Comuni del comprensorio di Campitello Matese si sono presentati uniti in Consiglio regionale per difendere un bene prezioso per il Molise. Sono sempre state un convinto assertore delle azioni di rilancio perseguendo, da sempre, la logica del coinvolgimento dei Comuni. Tanto da aver sostenuto la realizzazione di un Consorzio degli sport invernali inserendo, per la prima volta, anche la città di Capracotta”. 

“Spero che si impegnino subito gli 8 milioni del Patto per il Molise non ancora impegnati per finanziare, per la prima volta, il comprensorio sciistico di San Massimo. E spero – ha concluso Iorio – che i 30 milioni del Cis possano essere utilizzati anche per il finanziamento del comprensorio di Roccamandolfi, vera scintilla che dia rilancio al turismo invernale in Molise”.

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