Più attenzione a pazienti e operatori delle case di riposo con test diagnostici, ma anche più tamponi e più personale


CAMPOBASSO. All’esito della seduta del Consiglio regionale in cui si è deciso il trasferimento dei pazienti Covid monosintomatici non gravi nelle strutture ospedaliere di Venafro e Larino, i portavoce del Movimento Cinque Stelle stigmatizzano dell’atteggiamento del Governo regionale per la mancata discussione delle altre proposte di gestione dell’emergenza e rilanciano il loro piano “a beneficio della collettività”.

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“Avevamo presentato una mozione molto strutturata – spiegano i pentastellati – tesa a determinare una serie di interventi integrativi al piano di contrasto al Covid-19, tarati sulle linee di indirizzo del Ministero della Salute, mettendo al centro le strutture dedicate all’accoglienza degli anziani. Infatti, la crescita dei contagi registrati nelle case di riposo imporrebbe misure particolari e immediate, soprattutto perché è ormai drammaticamente noto l’alto tasso di mortalità che riguarda gli anziani colpiti da Covid-19.

Avevamo chiesto lo screening esteso ad ospiti e operatori delle case di riposo, mediante test diagnostici e tamponi, ma anche tamponi periodici al personale medico e del 118 che si reca in queste strutture per qualsivoglia circostanza, oltre all’immediata istituzione di una unità infermieristica specializzata (118 o convenzionati) a servizio esclusivo di queste strutture e sottoposta a tamponi periodici.

La mozione, poi, puntava ad ampliare l’attività di screening con tamponi, utilizzando altri laboratori presenti nelle strutture pubbliche molisane o mediante una convenzione con l’istituto zooprofilattico.

Bisognerebbe potenziare l’organico del personale medico e infermieristico attraverso forme di reclutamento che non prevedano solo rapporti di lavoro con partita IVA, e contrattualizzando da subito i medici che hanno già dato disponibilità.

Bisognerebbe soprattutto dettagliare la cosiddetta ‘Fase 4’ dell’emergenza, – proseguono i consiglieri – prevedendo l’utilizzo prioritario della rete ospedaliera e territoriale pubblica, coinvolgendo le strutture ospedaliere di Venafro, Larino, Agnone, e considerando il ricorso ai privati convenzionati in via residuale.

Riteniamo fondamentale anche la possibilità di requisire strutture private idonee ad accogliere chi, tra gli ospiti, risulti negativo al primo e secondo test, per evitare trasferimenti negli ospedali ed evitare eventuali infezioni ospedaliere dovute alla ‘positivizzazione’ dei pazienti. In pratica chi non ha sintomi, ma è stato a contatto con i contagiati, non può essere trasferito negli ospedali.

Determinante, infatti, sarebbe potenziare le misure di sicurezza su ogni aspetto. Quindi – ancora i portavoce Cinque Stelle – avevamo anche chiesto di eseguire una ricognizione del fabbisogno dei dispositivi di protezione individuale nelle case di riposo aiutando i gestori a reperire materiale e istituendo un fondo per il rimborso di queste spese. Queste proposte sono frutto di concertazione con operatori sanitari e amministratori, raccolgono le segnalazioni di tanti cittadini e sono volte a fornire alla Giunta regionale soluzioni concrete e veloci per fronteggiare un’emergenza che interessa tutti. Tuttavia – concludono amaramente – non sono state neanche discusse. Mai come in questo momento, invece, sarebbe importante confrontarsi e collaborare per trovare le migliori soluzioni”.

 

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