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Tedeschi e Scarabeo dichiarano guerra a Toma: ricorso al Tar per l’estromissione dal Consiglio

Istanza cautelare urgente tramite gli avvocati Massimo Romano, Pino Ruta e Margherita Zezza: decisione attesa alle 16. Ritenuta illegittima la composizione dell’assise dopo la revoca degli assessori e la cacciata dei 4 supplenti, tra cui i due politici venafrani. Dalla quale, se il bilancio passasse senza il voto dei ricorrenti e degli altri due colleghi, potrebbe derivare la nullità degli atti


di Pasquale Bartolomeo

CAMPOBASSO. Ricorso al Tar per illegittima estromissione dal Consiglio regionale.

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Antonio Tedeschi e Massimiliano Scarabeo dichiarano guerra al governatore Donato Toma, che con una mossa a sorpresa ha modificato l’assetto dell’assise regionale revocando gli assessori in carica e, consequenzialmente, facendo venire meno i consiglieri supplenti (oltre ai due ricorrenti, Nico Romagnuolo e Paola Matteo), letteralmente sbattuti fuori da Palazzo D’Aimmo.

I due politici venafrani, con una nota congiunta, sottolineano come di tempo per regolare i conti ce ne sarà, ma non si può mettere a rischio un bilancio di previsione in un momento storico di crisi sanitaria ed economica nazionale con gravissime ripercussioni pure sul Molise. “Il presidente avrà tutto il tempo per regolare i conti sul tavolo politico e togliersi i sassolini dalle scarpe (a proposito: quali?) – si legge nel comunicato – purché non metta a rischio l’economia regionale, tanto più in questo periodo di emergenza. Essendo un esperto di bilanci, Toma dovrebbe sapere che in questo modo la delibera di approvazione del bilancio è illegittima in quanto votata da un Consiglio regionale illegittimamente costituito. E il danno per il Molise sarebbe incalcolabile”.

Al di là delle dichiarazioni, tuttavia, Tedeschi e Scarabeo sono passati alle vie legali: tramite gli avvocati Massimo Romano, Pino Ruta e Margherita Zezza, chiedono l’annullamento – previa sospensione anche inaudita altera parte – della presa d’atto, da parte del presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone, della revoca della Giunta disposta dal presidente della Regione Toma. Presa d’atto con la quale Micone ha disposto la cessazione immediata degli effetti della carica assessorile e il ritorno degli assessori revocati alla carica di consiglieri regionali, con cessazione della supplenza da parte dei consiglieri medio tempore subentrati. Chiesto nel ricorso anche l’annullamento degli atti consequenziali e connessi, quali l’atto di convocazione del Consiglio regionale per la seduta di oggi, 20 aprile 2020, dalla quale i ricorrenti sono stati estromessi, e tutti gli atti e le delibere adottate dall’organo consiliare “illegittimamente convocato e composto”.

L’istanza cautelare con richiesta di misura cautelare urgente anche inaudita altera parte, da quanto si apprende, poggia sul fatto che la revoca della Giunta, in assenza della nomina dei nuovi assessori, non determina la cessazione immediata della loro carica stante la necessità di preservare, nelle more, la funzionalità dell’organo esecutivo mediante l’automatica prorogatio dei primi nelle funzioni assessorili, in virtù del generale principio di continuità amministrativa degli organi costituzionali. Un principio, questo, espressamente previsto anche nello Statuto della Regione Molise, “con conseguente preclusione (per gli assessori revocati, ndr) all’assunzione della contestuale qualifica di consiglieri, stante peraltro l’espressa condizione di incompatibilità con la carica di consiglieri (carica, quest’ultima, che, pertanto, sino alla nomina dei nuovi componenti della giunta, dovrà continuare ad essere svolta dai supplenti, odierni ricorrenti)”.

Il ricorso di Tedeschi e Scarabeo, peraltro, sottolinea come nessun danno scaturirebbe all’interesse pubblico dal differimento della seduta odierna del Consiglio regionale, già convocata anche per i successivi giorni 21 e 22 aprile, fermo restando che il regolamento interno del Consiglio consente espressamente di procedere alla riconvocazione d’urgenza, mettendo al riparo gli atti approvati dal rischio di essere successivamente caducati in via derivata dalla illegittima composizione dell’organo.

La pronuncia del Tar sulla sospensiva arriverà nel pomeriggio. Il presidente del Tribunale amministrativo del Molise ha infatti convocato per le ore 16 l’udienza telematica per decidere sulla sospensione del Consiglio in corso. All’udienza parteciperanno sia i legali di Tedeschi e Scarabeo che quelli della Regione.

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Pasquale

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