Roccasicura/ Fabio Milano smorza le polemiche: altro che reati, si tratta di una donazione. Qualcuno ispirato da venti elettorali


ROCCASICURA. Amareggiato, ma combattivo, il sindaco Fabio Milano rispedisce al mittente le accuse di favoritismi o superficialità nella gestione delle mascherine fornite dal Comune a tutti i cittadini di Roccasicura, sfociate in una denuncia. Un gesto apprezzato dalla comunità, come sottolinea Milano e come anche alcuni cittadini, in prima persona, hanno voluto far sapere alla nostra redazione. Ma, soprattutto, Milano sottolinea di essere stato lui, in prima persona, a pagare per le mascherine da fornire alla popolazione, che dunque rappresentano una vera e propria donazione da parte sua nella situazione di emergenza da coronavirus

“Ho appena finito di leggere di una denuncia nei miei confronti e in quelli della giunta comunale del Comune di Roccasicura che ho il privilegio di rappresentare da tanti anni – scrive in una nota – Non so se è più grande il senso di rabbia o il senso di tristezza. È vero che il leone non si deve preoccupare di quello che fa la iena, perché il leone è sempre il leone e la iena è sempre la iena, ovvero un animale vile e codardo. Mi rattrista, però, il fatto che il Comune di Roccasicura debba balzare alle cronache di stampa per false e inesatte notizie che cercano di gettare discredito e fango su di una mirabile iniziativa, che ha dato conforto alla popolazione roccolana nel momento in cui massima era l’emergenza per il rischio di contagio da coronavirus”.

“L’essere riusciti a procurare in tempi brevissimi delle mascherine di ottima fattura – ancora Milano – per di più riutilizzabili, da distribuire gratuitamente a tutti i cittadini in un periodo in cui erano introvabili, è stato un gesto molto apprezzato dalla popolazione roccolana e ho ricevuto tanti attestati di stima e ringraziamenti che non potranno mai essere cancellati dalle falsità da parte di qualcuno. Conservo con gioia il ricordo di tanti piccoli gesti di stima e di apprezzamento che ho ricevuto girando tra le case del paese. Leggo che mi sarei macchiato di un reato perseguibile dalla Procura della Repubblica e dalla Corte dei Conti. Mi chiedo, da avvocato oltre che da cittadino, quale reato può aver commesso un sindaco che fa una donazione alla gente del suo paese”. Perché, spiega il sindaco contattato al telefono da isNews, con delibera di Giunta n. 27 – successiva alla n. 21 con la quale si impegnava la somma di 1525 euro Iva compresa per l’acquisto circa 500 mascherine – è stato Milano in persona a farsi carico della spesa, con fattura a lui intestata.

Ma non è finita. “Leggo che le mascherine consegnate possono essere dannose – continua – La grossolanità di questa gratuita affermazione si commenta da sola: so solo che sono state distribuite mascherine cucite a mano, da esperti artigiani, sono munite di filtri e sono riutilizzabili. Ovviamente dovrò tutelare giudizialmente la mia onorabilità e la mia reputazione. Non è la prima volta che lo faccio nei confronti della stessa persona che continua a gettare gratuitamente fango nei miei confronti, probabilmente perché, di recente, ispirato dai venti elettorali che aleggiano nel mio paese. Sono consapevole che questa persona, fino ad oggi, si è garantita una sorta di impunità dalla giustizia italiana perché non ha la residenza in Italia e l’autorità inquirente non riesce a notificargli gli atti processuali. Io ho fiducia nelle istituzioni e, soprattutto – conclude – ho fiducia nella gente di Roccasicura che ha apprezzato la mia iniziativa”.

 

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