Lo ha anticipato il sindaco Roberto Gravina. Grande nostalgia in città, per l’impossibilità di tenere una manifestazione saltata soltanto durante le Guerre mondiali. Una nostalgia evidente nella dedica dell’artista Lino Rufo agli Ingegni che non sfileranno. IL VIDEO
CAMPOBASSO. Campobasso orfana dei Misteri ‘soffre’. Non c’è omaggio artistico che tenga, non c’è performance on line – sia pur lodevole – che possa alleviare la ‘saudade’.
Perché di questo si tratta. Corpus Domini senza la sfilata degli Ingegni è un’altra cosa. Per i campobassani è perdere un qualcosa di viscerale. Il senso della storia e della tradizione che si scopre, o si riscopre, nel momento più difficile vissuto dal Dopoguerra ad oggi.
Ma non poteva essere diversamente. Impensabile pensare di tenere una manifestazione che porta per in strada non meno di centomila persone, mentre si sta lentamente uscendo dall’emergenza Coronavirus. Altra decisione l’amministrazione comunale non poteva prendere. Anche se, a Palazzo San Giorgio, si spera di poter recuperare da qui a qualche mese.
“Puntiamo a conservare l’anno – le parole pronunciate dal sindaco Roberto Gravina – Se le cose vanno in un certo modo sul fronte sanitario, e lo spero, faremo la sfilata dei Misteri in autunno, sulla scia dell’esperimento fatto per il trecentenario della nascita di Paolo Saverio Di Zinno”.
Una sfilata differita, dunque. Che non attenua la nostalgia. Evidente nell’omaggio dell’artista isernino Lino Rufo e dell’Associazione ‘Borghi d’eccellenza’. “Il pianto per i Misteri che non sfileranno”, come ha scritto Maurizio Varriano.
GUARDA IL VIDEO-OMAGGIO DI LINO RUFO
Carmen Sepede
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