La pandemia? si affronta anche con il sorriso. La risposta “in rime” del medico Nicola Gabriele

Contrastare l’emergenza sanitaria e le conseguenze di natura psicologica che ne derivano, è possibile anche attraverso la capacità dei medici di strappare un sorriso ai loro pazienti. Nicola Gabriele, medico di medicina generale, originario di Larino, ha avuto una intuizione geniale: racchiudere il momento che stiamo vivendo in una filastrocca in rime, dal titolo: “Alle pandemie ime rispondiam per le rime”

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LARINO. L’emergenza Coronavirus ha ingenerato preoccupazione tra i cittadini. Il calo vistoso dei contagi, il progressivo svuotamento dei reparti di terapia intensiva e di malattie infettive negli ospedali e il lento ritorno alla normalità indotto dalla fine del lockdown, non hanno cancellato dalla mente le immagini terribili a cui abbiamo assistito nei giorni coincidenti con il picco dell’epidemia.

Fondamentale in questo momento è il ruolo dei medici, in relazione alla capacità di saper assistere i pazienti anche dal punto di vista psicologico e dell’umore, e non solo attraverso la prescrizione dei farmaci, in particolar modo di ansiolitici e antidepressivi, che hanno reigstrato un boom di vendite nel corso degli ultimi tre mesi. 

E quì arriva l’intuizione avuta dal dottor Nicola Gabriele, medico di medicina generale, specialista in geriatria e gerontologia, esperto in omeopatia-motossicologia e medicine integrate, impegnato fin dall’inizio assieme a tutti gli operatori sanitari a fronteggiare gli effetti della pandemia, dando conforto ai pazienti.

Il medico originario di Larino, comune di cui in passato è stato anche amministratore, ha ideato e lanciato una filastrocca in rime che rappresenta un modo originale per riflettere sull’attuale momneto storico, con l’obiettivo di trasformare la tristezza in sorriso e contemporaneamente dare giusti consigli per prevenire l’insorgere della malattia. Il monito coniato dal medico è il seguente: “Alle pandemie ime rispondiam per le rime”: 

“Il coronavirus è un opportunista
a caccia della persona disfattista,
che non s’attien alle misure di contenimento,
igiene e social distanziamento.
E così ne prende possesso
e si moltiplica come un ossesso
vieppiù in chi ha un’immunitaria carenza
e/o in presenza di eccessiva virulenza,
elevata carica infettante
e capacità adesivante,
con lesione d’ogni sistema ed apparato
e sovente decesso anticipato.
Ma con il solerte lavaggio d’ogni mano
e mangiando cibo sano,
con la forza della preghiera
e fiducia nel medico ed infermiera,
musica mozartiana e sacra ascoltando
ed attività fisica ogni dì praticando,
degli occhi evitando lo stropicciamento
e del viso il toccamento,
la gioia della famiglia recuperando,
con i figli parlando e giocando,
indossando la mascherina protettiva,
che del virus l’inalazione schiva,
a guardarci negli occhi torniam
ed in essi ci specchiam,
lavorando in sicurezza
con un’unica certezza,
per il bacillo non v’è scampo
perché uniti siam tutti in campo.
Oggi la gomitata non è vista come fallo calcistico
bensì come gesto salutistico.
Uno è l’auspicio: i ricercatori di tutto il mondo
non perdan niun secondo.
Lavorando virtualmente gomito a gomito
secondo scienza e coscienza e spirito indomito,
troveran di certo la giusta soluzione
per uscir dalla triste situazione.
Sarà il plasma iperimmune il nostro salvatore,
l’ossigeno iperbarico, un farmaco o il vaccino protettore ?
Accorato è il monito ad impegnarsi
acchè l’era della SARS-COV-2 per ognun sia catarsi,
e cambiar modo di pensar, vivere ed operar
e alle generazioni successive il futuro preservar,
perseguendo lo sviluppo sostenibile
ed ogni forma di vita tutelar il più possibile.
A tal uopo anco mascherine e guanti usati
nei rifiuti indifferenziati van buttati.
Costanza e pianificazione,
rilancio e precauzione
son giusti provvedimenti
contro i viral nocumenti.
Per questa pandemia il Governo decreta, in chiosa,
misure socio-economiche e sanificazione.
“Per questa pandemia ed altre” il Papa invita in chiesa
all’unità, buonsenso e santificazione.
Con siffatta ritrovata coscienza collettiva, non c’è virus che tenga,
purchè l’intiera umanità una famiglia unita ridivenga.
Buona vita a tutti!!!”

 

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