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Fino a 100 euro in più in busta paga: da oggi il taglio del cuneo fiscale

L’aumento interessa 16 milioni di lavoratori, sia del settore pubblico che privato


CAMPOBASSO. Più soldi in busta paga, con aumenti fino a 100 euro per i lavoratori dipendenti. Entra in vigore da oggi il taglio del cuneo fiscale, che interessa 16 milioni di italiani.

“Non sarà la rivoluzione – ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – ma è sicuramente un importante passo avanti. Il prossimo dovrà essere una grande e ambiziosa riforma fiscale che dovrà interessare tutti, perché il tema delle tasse esiste e va affrontato con coraggio. È l’unica strada da intraprendere per sostenere famiglie, lavoratori e imprenditori”.

Il provvedimento è stato adottato a marzo, in attuazione di una legge di Bilancio con cui sono stati stanziati 3 miliardi per il 2020 e 5 miliardi per il 2021 , estendendo la platea dei beneficiari del cosiddetto ‘Bonus Renzi’ di 80 euro, di fatto abrogato.

Per i dipendenti con redditi compresi tra 8.174 euro e 28.000 euro il bonus è riconosciuto direttamente in busta paga, per un importo pari a 100 euro al mese, mentre per i redditi superiori, e fino a 40mila euro, è riconosciuta una nuova detrazione fiscale.

Per quanto riguarda il settore scuola, ci sarà un incremento netto mensile in busta paga di 73,49 euro, che corrisponde a una variazione del netto del 4,21%. L’aumento più cospicuo riguarda i ministeri: i dipendenti si troveranno in busta paga 100 euro in più, con una variazione del netto del 5,54%. I corpi di polizia avranno un nuovo bonus mensile di 50,8 euro, con una variazione del netto del 2,24%. Il servizio sanitario nazionale godrà dell’aumento di 76,33 euro, con una variazione del netto del 3,49%. L’aumento in busta paga per il settore università è solo di 5,79 euro, con lo 0,24% di variazione del netto.

Per quanto riguarda il privato gli impiegati della manifattura che hanno un reddito medio annuale di 30.721 euro, si vedranno in busta paga 92,23 euro mensili in più, con una variazione della retribuzione netta del 4,69%. Nessun aumento invece per i dirigenti.

Per gli operai della fornitura di energia elettrica, con redditi medi di 33.972 euro, l’aumento previsto dal 1 luglio è di 82,93 euro mensili, con una variazione della retribuzione netta del 3,90%. Gli impiegati nelle costruzioni invece avranno un aumento dello stipendio di 20 euro, con una variazione della retribuzione nella del 1,26%.

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Carmen

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