Isernia, l’addio a padre Luigi: i funerali in diretta su Tele Radio Padre Pio

La decisione per consentire una partecipazione di massa non possibile nella chiesa di san Giovanni Rotondo a causa delle limitazioni legate all’emergenza-Covid

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di Camillo Pizzi

ISERNIA. Isernia ed intere generazioni di isernini sono a lutto. Si è spento ieri sera a San Giovanni Rotondo padre Luigi Marro, frate cappuccino, una delle figure più amate dai tanti vissuti all’ombra del convento dei francescani del capoluogo pentro, tanto che l’amministrazione comunale gli ha conferito la cittadinanza onoraria lo scorso 2 ottobre.

I funerali verranno trasmessi in diretta domani, martedì, alle ore 10.00, dalle frequenze di Tele Radio Padre Pio per permettere una partecipazione di massa non possibile nella chiesa di san Giovanni Rotondo a causa delle limitazioni legate all’emergenza-Covid.

Punto di riferimento per la popolazione del capoluogo, in tanti ancora ricordano, nelle settimane successive al terremoto del 1984, la sua opera di assistenza morale alla popolazione che era stata alloggiata nelle due tendopoli ubicate nel rione San Lazzaro e presso l’attuale sede dell’Istituto Tecnico Industriale. Sempre circondato dai giovani, è stato tra i soci fondatori dell’Acri, associazione culturale e ricreativa, che operava nel campo del teatro (diverse le opere di Viti e D’Acunto portate in scena) e dello sport, grazie ad un centro polivalente di cui aveva dotato la parrocchia, con palestra e campo di calcio. Peraltro, Padre Luigi è stato anche arbitro e presidente di una delle prime squadra di pallavolo di Isernia.

Costretto a fare i conti con diversi acciacchi, affrontati, però, con il consueto spirito combattivo, negli ultimi anni ha vissuto presso l’infermeria del convento dei frati cappuccini di San Giovanni Rotondo, non disdegnando, di tanto in tanto, qualche puntata nella ‘sua’ Isernia per incontrare i vecchi amici pronti sempre a circondarlo di affetto. Come successo, per esempio, nel 2012 quando, nella chiesa del Sacro Cuore davvero gremita, ha celebrato i 50 anni del suo sacerdozio, o come nell’ottobre scorso per ricevere, tra grande emozione, la cittadinanza onoraria dal sindaco d’Apollonio.

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