Consiglio comunale/ Durissimo diverbio tra Tedeschi e il primo cittadino, che abbandona l’aula, Moscato e Roberto Di Pasquale: è clima da campagna elettorale
ISERNIA. Passa con 16 voti favorevoli il rendiconto di gestione 2019 del Comune di Isernia. Cinque i contrari e 4 gli astenuti, con il sindaco Giacomo d’Apollonio che supera indenne lo scoglio del bilancio nel secondo Consiglio comunale riunito in presenza dell’era Covid, riunito ieri, martedì 28 luglio, all’auditorium ‘Unità d’Italia. Ma non sono mancati strascichi politici, da parte della maggioranza e dell’opposizione, con fortissimi scontri in aula che già si prefigurano come un antipasto di campagna elettorale, visto che a maggio la città di Isernia tornerà al voto.
Guardando alle cifre, l’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019 ammonta a 30 milioni 40.883,65 euro: esso è composto da una parte accantonata, una vincolata e una destinata agli investimenti che attestano il disavanzo di amministrazione a 6 milioni 732.504,30 euro. “Questa cifra – ancora Mancini – si è ridotta non solo della quota di parte corrente di 323mila euro che accantoniamo per effetto del riaccertamento straordinario dei residui del 2014 – pari a oltre 9 milioni da ripianare in 30 anni con rate costanti appunto da 323mila euro – ma anche di 296mila euro in più, che significa passare da 7,3 milioni a 6,7 milioni di disavanzo. Si tratta di un risultato significativo alla luce delle nuove norme da seguire, visto che il fondo crediti di dubbia esigibilità è passato dagli 11 milioni 161mila euro dell’anno scorso a 14 milioni di quest’anno, con un accantonamento supplementare di 2,8 milioni in un anno”.
Altro lato positivo: si è abbassato l’indice di tempestività dei pagamenti, passando da 105 a 90 giorni. Per quanto riguarda l’extragettito, ovvero l’accertamento da evasione di Imu, Tari, Tosap e tassa sulla pubblicità, esso è risultato pari a 2 milioni 850mila euro, cifra che ci ha consentito di finanziare tutta una serie di lavori.
Mino Bottiglieri, del Movimento Cinque Stelle, ha invece sottolineato come i debiti fuori bilancio dell’ente siano autentici “pugni nello stomaco”, oltre alla mancanza di programmazione e ai mancati obiettivi raggiunti in materia di recupero dell’evasione. Rita Formichelli (La Città Nuova), ha infine bocciato il metodo dell’amministrazione, ricordando come l’appunto dei revisori non sia certo il primo. “Ogni consigliere deve assumersi le proprie responsabilità – ha evidenziato – I problemi che sono stati sollevati in occasione del bilancio di previsione, ora sono venuti fuori anche per il rendiconto di gestione”.
Pba
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