A lanciarla il leghista Enzo Galizzi della provincia di Bergamo ed è subito pioggia di critiche. Alle accuse di razzismo risponde: “Spingendo e sgomitando (vista anche la loro stazza) riempiono tutti posti disponibili”
Non si arresta la ‘furia’ anti-migranti del dirigente leghista della Val Brembana, Enzo Galizzi, già candidato sindaco alle ultime elezioni. Dopo aver organizzato una raccolta firme per chiedere la chiusura del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Sedrina, l’esponente del Carroccio ha avanzato una ‘singolare’ proposta al prefetto della provincia di Bergamo, Enrico Ricci: ha chiesto che i migranti utilizzino il trasporto pubblico locale solo in determinati orari, così da non affollare e togliere posto ai cittadini e agli studenti.
Motivazioni non sufficienti ad evitare una pioggia di critiche. E la pezza – come si suol dire – è risultata finanche peggio del buco. Per respingere le accuse di razzismo e discriminazione, Galizzi ha scaricato tutto sugli “anziani che debbono andare a far visite all’ospedale che non riescono a prendere il bus perché troppi richiedenti asilo belli grossi, veloci e scattanti gli passano davanti”.
E ancora: “Spesso e volentieri vediamo tornare a casa i nostri ragazzi perché non sono riusciti a salire sull’autobus, causa troppi richiedenti asilo che spingendo e sgomitando (vista anche la loro stazza) riempiono tutti posti disponibili, ora anche l’accusa di razzismo!”.
Insomma, tutta una questione di prestanza fisica. Con buona pace dei malpensanti!
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