Boom di turisti in Molise nel post lockdown, ma non a Venafro: Buono affonda l’amministrazione

L’esponente di Partecipazione Democratica: “Marketing e progettualità completamente assenti, nonostante le bellezze paesaggistiche e storico architettoniche”

VENAFRO. Torna a bocciare l’operato dell’amministrazione comunale il consigliere di Partecipazione Democratica Stefano Buono.
Nel mirino, questa volta, le mancate iniziative di marketing territoriale che non avrebbero convogliato turisti in città, nonostante l’afflusso di visitatori in Molise nel post lockdown.
“Quest’anno, grazie soprattutto alle problematiche legate alla pandemia Covid – 19, – osserva l’esponente dem – abbiamo registrato un interessamento turistico sicuramente maggiore verso il Molise rispetto agli anni passati. Le maggiori ed oggettive difficoltà nel programmare vacanze all’estero ci hanno regalato, infatti, un turismo lento e di prossimità che ha indotto tante e tanti a scoprire i nostri borghi e le nostre bellezze naturalistiche. Nei prossimi mesi capiremo, analizzando concretamente i numeri, l’intensità reale di questo fenomeno. Particolarmente grave che ciò non sia avvenuto per la Città di Venafro che, invece, anche in virtù della sua particolare posizione geografia, essendo la ‘porta del Molise’, dovrebbe essere quella maggiormente interessata. Un interessamento che dovrebbe esserci in special modo per la grandezza e la bellezza di un centro storico straordinario, caratterizzato da piazze suggestive e palazzi importanti, ricco di storia e di monumenti di rilievo assoluto, dal Museo di Santa Chiara al Castello Pandone, dalle importanti chiese alla parte della Città di origine romana. Un flusso di visitatori che dovrebbe essere agevole ricevere anche in virtù delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche, dal Parco dell’olivo alle Oasi naturalistiche ‘Le mortine’. Venafro, terra di ortaggi e acque sorgive, ricca di storia e nella posizione geografica migliore, – affonda Buono – resta totalmente esclusa. Se non fosse per l’attività del Mibact, dei volontari che gestiscono il punto d’informazione turistico e di qualche associazione culturale, ai quali bisogna esprimere un profondo e sincero sentimento di gratitudine, Venafro sarebbe inesistente”.

“Del tutto inesistente risulta essere – incalza – qualsiasi attività di programmazione e coordinamento turistico e di marketing territoriale da parte di questa amministrazione Comunale. Un’amministrazione Comunale che non riesce neanche a dare un minimo di decoro urbano e di ordine anche alla parte nuova della Città rendendola simile ad una periferia di una grande Città. Questo è lo spettacolo che si trovano davanti coloro i quali attraversano Venafro. Questa – conclude – è la realtà dalla quale, purtroppo, occorre partire per porre rimedio e tentare di invertire la rotta”.

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